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Cecilia RosaWritten by: Professione e Formazione

Nuovarchitettura, giovani progettisti in rete

Nuovarchitettura, giovani progettisti in rete
Una piattaforma web e la prima edizione di un concorso: così le nuove generazioni si confrontano, a partire dall’accoglienza

 

In un contesto professionale caratterizzato dal dibattito sulla necessità di una legge per l’architettura e dalle sfide strutturali che gli architetti italiani affrontano nell’esercizio della loro attività, la situazione lavorativa dei giovani professionisti sembra ulteriormente complicata dalle difficoltà di accesso al mercato e ad opportunità lavorative di rilievo.

 

Settanta studi a confronto

Nata nel 2021 dalla tesi di laurea di Michela Anzivino in seno all’Accademia delle Arti di Brera di Milano (relatori Alessandra Coppa e Marco Negroni), nuovarchitettura è oggi una piattaforma web in continua implementazione che mette in relazione una settantina di studi e collettivi italiani under 40, con l’obiettivo di costruire una rete tra giovani progettiste/i e, soprattutto, di favorirne la visibilità all’esterno tramite interviste ed occasioni pubbliche.

A tale scopo, nuovarchitettura, oltre ad aver istituito un Premio e una mostra annuali, sta avviando diverse collaborazioni con gli Ordini degli Architetti PPC in tutta Italia. 

Parlando con Michela Anzivino sulla composizione degli studi aderenti alla piattaforma, emerge un mosaico di realtà professionali molto eterogeneo, sia per quanto riguarda la scala dei progetti, che spaziano dal design del prodotto all’interesse per il paesaggio, sia per gli approcci progettuali che vanno dal “minimalismo completo allo sfarzo, quasi barocco”. 

Nonostante queste differenze, osserva l’ideatrice del progetto, e al di là delle specificità che caratterizzano i singoli studi, è possibile rintracciare alcuni tratti in comune, come il lavoro sulle installazioni effimere e sulle ristrutturazioni di interni (campi della professione, aggiungiamo noi, più accessibili alle giovani realtà), l’attenzione ai temi della contemporaneità come la sostenibilità ambientale e la flessibilità degli spazi e, infine, un costante dialogo con l’ambito accademico attraverso diverse forme di collaborazione. 

Malgrado la distribuzione geografica dei giovani professionisti rimarchi il consueto divario tra nord e sud, Anzivino ci fa notare come il minor numero di realtà operative nel meridione sia in realtà compensato da un’elevata qualità del lavoro progettuale, profondamente legato alle peculiarità dei territori in cui operano. 

Attualmente la piattaforma si sta inoltre organizzando per dare forma a una sezione dell’archivio che possa accogliere anche gli aderenti che, con il passare degli anni, non saranno più under 40.

 

Un premio per chi disegna l’accoglienza

Sebbene il dato anagrafico come unico criterio di selezione raggruppi realtà professionali molto eterogenee tra loro, la scelta di un tema comune per la prima edizione del Premio, ha evidenziato, sotto una lente comparativa, affinità e differenze tra le singole linee di ricerca progettuale dei ventuno partecipanti. 

L’evento finale, organizzato a Verano Brianza (MB) da nuovarchitettura e curato da Michela Anzivino, Alessandra Coppa, Raffaella Fossati, Michela Locati (presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Monza e Brianza, territorio che ha ospitato l’iniziativa) e Giorgia Mazzone, ha visto la collaborazione del Collettivo Monzese (CM 024) nell’individuazione dell’argomento del contest: il tema scelto, di evidente attualità, è quello dell’accoglienza, intesa come progettualità inclusiva a varie scale.

Il progetto vincitore, votato dagli iscritti alla piattaforma nuovarchitettura senza l’intervento di un comitato scientifico, è EP04 DALLE MACERIE–OUT OF THE RUINS del collettivo multidisciplinare Post Disaster, già in mostra nel Padiglione Italia del collettivo Fosbury Architecture alla Biennale di Architettura di Venezia del 2023. Il progetto reinterpreta i tetti della città di Taranto come inediti spazi performativi in un contesto urbano emblema della crisi globale. 

La nuova edizione del Premio, con relativa mostra, si terrà a Napoli, il prossimo autunno.

Immagine di copertina: Taranto, progetto EP04 dalle Macerie, Collettivo Monzese (CM 024)

Autore

  • Cecilia Rosa

    Nata a Roma (1990), dove vive e lavora, studia Architettura tra Roma, Milano e Porto, laureandosi con lode nel 2016 presso il Politecnico di Milano. Nel 2019 consegue un Master di II livello presso lo IUAV di Venezia in “Architettura digitale”. Dopo diverse collaborazioni tra Roma e Bologna, dal 2016 porta avanti la professione collaborando con lo studio romano STARTT (studio di architettura e trasformazioni territoriali) su diversi progetti a varie scale, seguendo principalmente progetti museografici. Dal 2019 è assistente alla docenza presso il Dipartimento di Architettura all'Università degli Studi “Roma Tre” e dal 2023 è dottoranda presso il medesimo Dipartimento

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Last modified: 11 Marzo 2025