Nel quartiere di Porta Milano, visita all’opera appena inaugurata, a firma dello studio Botticini+Facchinelli ARW
BRESCIA. Il nuovo teatro Renato Borsoni è la punta di diamante degli interventi di riqualificazione dell’area circostante la storica via Milano. Un edificio a forte vocazione sociale aperto verso la strada ma con fronti longitudinali a grandi bugnature sporgenti. Si aggiunge così un nuovo tassello al piano “Oltre la strada”, promosso dall’amministrazione pubblica per la nuova identità urbana e comunitaria del quartiere di Porta Milano nel quadrante ovest.
Catalizzatore della rigenerazione urbana
L’edificio, intitolato a uno dei fondatori del teatro bresciano, occupa 7.000 mq dell’ex sito dell’Ideal Clima ed è l’intervento più cospicuo per il rilancio dell’area, oltre a testimoniare l’impegno progettuale in favore della città di appartenenza dell’architetto Camillo Botticini (studio Botticini+Facchinelli ARW) in collaborazione con Brescia Infrastrutture. L’intervento, strettamente connesso al progetto di miglioramento della vivibilità del quartiere attraverso una mobilità più sostenibile e la predisposizione di nuovi spazi aperti, assume un ruolo di catalizzatore tra le opere che interessano l’area e le attività culturali della città. All’interno del frastagliato, e a volte degradato, panorama edilizio ai lati dell’arteria di via Milano, il teatro si afferma per identità architettonica e ruolo sociale.
Un grande parallelepipedo a pianta rettangolare con una torre scenica che s’impone per l’altezza, come una sorta di ciminiera, per il rivestimento in pannelli di policarbonato e per l’illuminazione serale con luci cromatiche sincronizzate. L’edificio, arretrato rispetto al fronte strada per configurare una piazza in granito, assume un aspetto scultoreo per le grandi bugnature a diamante dei prospetti laterali. Un sistema prefabbricato sporgente realizzato ad hoc che si contrappone allo scavo, formando una loggia d’ingresso con parete vetrata e forma strombata su cui si affacciano il foyer e il bar.
Pur nella semplicità dell’impianto planimetrico, il teatro impone la propria presenza sul tessuto urbano anche per gli spazi esterni, riservati a spettacoli all’aperto. Due le sale per gli spettacoli entrambe accessibili dal primo piano. La principale, per 312 spettatori, è attraversata da tre camminamenti, uno centrale e due laterali connessi alle uscite di sicurezza. La secondaria, da 169 posti, dispone di un palcoscenico per spettacoli con scenografie più piccole.
L’uso del colore negli interni risulta deficitario rispetto alla grande attenzione progettuale riservata al miglioramento della diffusione acustica del suono e della voce nelle due sale tramite il rivestimento delle pareti con pannelli in doghe di legno, e tramite il controsoffitto in lastre cartongesso a inclinazione variabile. Lo stesso tono di grigio chiaro del foyer, dei corridoi di distribuzione e delle scale crea un’atmosfera fredda e rarefatta che a mala pena si accende con l’acciaio del grande bancone della biglietteria e l’alluminio dei pannelli di rivestimento della loggia. A risentirne è la riuscita generale del progetto, sebbene sia stato realizzato con un budget contenuto. Costi contenuti anche per i biglietti degli spettacoli, ma questo è un grande valore aggiunto.
La riqualificazione di via Milano
Quasi 20.000 mq tra la tangenziale Ovest e la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo: è l’area d’intervento del progetto di via Milano nella periferia del capoluogo maggiormente coinvolta dallo sviluppo industriale novecentesco e dalle sue trasformazioni.
Il progetto “Oltre la strada”, appaltato del settore Mobilità e traffico del Comune di Brescia nel 2016 con un investimento di 4 milioni, ha previsto una nuova pianificazione stradale e ambientale per riordinare le aree di viabilità carraia a favore della mobilità sostenibile e delle persone con disabilità attraverso la predisposizione di nuovi spazi pedonali e ciclabili e l’installazione di una nuova illuminazione pubblica.
Un miglioramento che ha coinvolto anche la vivibilità del quartiere contro il degrado e la marginalizzazione attraverso la realizzazione d’importanti strutture. Oltre al teatro, ad esempio, piazza Caffaro, scaturita dal recupero di edifici di archeologia industriale da destinare a servizi culturali; e un’ulteriore nuova piazza, un consultorio materno infantile, un edificio destinato a servizi per l’imprenditoria giovanile e per eventi culturali. Nella zona delle “Case del sole” verrà realizzato un centro polifunzionale con parcheggi, una biblioteca e un parco pubblico attrezzato, soprattutto per le attività dei ragazzi.
Immagine copertina: Teatro Borsoni, Botticini+Facchinelli ARW, Brescia
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brescia , rigenerazione urbana , teatri
Last modified: 24 Settembre 2024