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Giorgio AzzoniWritten by: Professione e Formazione

VioneLab in progress, tra incontri e mostre

VioneLab in progress, tra incontri e mostre

Il Giornale è media partner del Laboratorio permanente di architettura che, dal 5 al 7 luglio, dà appuntamento in Alta Valle Camonica

 

VIONE (BRESCIA). Può l’architettura, nel suo esercizio di prossimità propositiva, farsi baricentro metodologico della rigenerazione urbana e sociale di una piccola comunità? Sì, se intesa non solo come arte del corretto costruire ma come attività produttrice d’idee, capace di prefigurare nuove prospettive di abitabilità attraverso la paziente pratica della sollecitazione culturale.

 

Il Premio Architettura minima nelle Alpi

Per operare in tale direzione VioneLab, Laboratorio permanente di architettura con sede a Vione, in Alta Valle Camonica, considera gli edifici e i luoghi bene comune, patrimonio attivo da risignificare e riconnettere alla vita comunitaria. L’idea di una rigenerazione sostenibile che scelga riuso e riconversione quali credibili pratiche costruttive ha ispirato il Premio Architettura minima nelle Alpi, iniziativa che, insieme ai lavori progettuali di studenti delle Università di Milano, Brescia e Coira (Svizzera), sarà al centro dell’estate vionese.

Qui già presentato nei suoi esiti, il Premio ha raccolto dall’intero arco alpino una documentazione varia per approcci ed esiti, quanto piuttosto omogenea per situazioni progettuali, riguardanti aree interne e luoghi soprattutto rurali. Ispirati al dispositivo della sintonia o del contrasto complementare, i lavori pervenuti comprendono prevalentemente recuperi e riabilitazioni interne ai volumi esistenti o con piccoli ampliamenti e l’inserimento di nuovi corpi riconoscibili entro le partiture murarie presenti, ma anche parziali ricostruzioni in continuità volumetrica, smontaggi/rimontaggi di antiche strutture, riconfigurazioni, risanamenti e riqualificazioni di spazi urbani e paesaggistici. La giuria ha ritenuto particolarmente convincenti i progetti ispirati a chiarezza compositiva e riconoscibilità dell’intervento in equilibrata relazione con l’esistente, capaci d’indicare soluzioni praticabili in termini funzionali, economici e ambientali. Il quadro generale ha reso evidente un’alta qualità complessiva e, soprattutto, il cambio di paradigma da tempo segnalato da Martin Steinmann, individuabile nel crescente interesse progettuale anche per i manufatti correnti o di recente edificazione sottoutilizzati o abbandonati, cui il nuovo intervento conferisce dignità, migliorando anche la qualità dei luoghi.

Nell’architettura rigenerativa di piccola scala selezionata dal Premio, assumono particolare rilievo i concetti di misura e proporzione, riferiti non esclusivamente al singolo edificio ma anche alla sua relazione con il contesto; è infatti scelta del progettista favorire l’intreccio e la meditata compenetrazione tra passato e presente, tra materiali e forme, tra ambiti pubblici e privati. Questo atteggiamento di sensibilità ambientale, che accomuna la maggioranza dei progetti, testimonia l’esistenza di una silente comunità operativa di architetti che, consapevolmente, associano conoscenza con coscienza. Alla piccola scala, dove è più stringente il rapporto tra l’abitante e l’edificio, tra i sensi e la materia, l‘intelligenza progettuale deve divenire sintetica, ma anche sensibile per concepire lo spazio come misura umana, alle diverse scale e nei diversi ambiti, pubblico e privato.

Il progetto VioneLab conferma pertanto il ruolo di servizio dell’architettura capace di assumere la responsabilità culturale e sociale di promuovere buone pratiche e di costruire per l’abitare.

 

Incontri e mostre

Dal 5 al 7 luglio

, con incontri, mostre e allestimenti negli antichi tabià del centro storico di Vione, l’iniziativa “Abitare comunità: architettura e design per la montagna” porterà a sintesi il lavoro svolto da VioneLab nell’ultimo anno. Dal 5 luglio all’8 settembre saranno visitabili quattro mostre: “Architettura minima nelle Alpi”, con i progetti partecipanti alla prima edizione del premio internazionale; “Vione open House, oggetti che guardano fuori”, con le produzioni degli studenti di Design dell’Accademia NABA di Milano; “Nuove funzioni per antichi spazi. Concetti urbanistici e architettonici per uno sviluppo possibile di Vione”, con i progetti degli studenti dell’Università di Coira; “Mappe di comunità. Alla scoperta di un paese di montagna”, con la presentazione di ricerche su Vione.

Sabato 6 luglio, al mattino, gli architetti di ArCA dialogheranno con gli abitanti di Vione su “Microazioni montane di comunità. Esperienze di progettazione partecipata negli spazi della vita sociale”. Nel pomeriggio, si attiveranno invece due ricchi tavoli di confronto sui temi dell’architettura alpina contemporanea: “Pensare comunità. L’architettura dello spazio pubblico” e “Pensare persona. L’architettura delle azioni”, cui parteciperanno progettisti selezionati dal Premio Architettura minima nelle Alpi in dialogo con architetti portatori di tematiche di rigenerazione, provenienti dall’arco alpino. A seguire, infine, “Nuove visioni per la montagna. Percorsi di comunicazione e cantieri di formazione”, con studenti dello IED di Milano e la serata “Vione si racconta”. Domenica 7 luglio è prevista una visita guidata al Museo etnografico ‘L Zuf.

Autore

  • Giorgio Azzoni

    Autore e curatore, docente di Storia dell’architettura contemporanea, Teorie del paesaggio e Storia dell’arte Moderna all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia. Consulente scientifico del MUSIL Museo dell’Energia idroelettrica/Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia, per la Comunità Montana di Valle Camonica è responsabile scientifico del workshop di architettura Vione lab e curatore del Premio Architettura minima nelle Alpi. È stato inoltre il direttore artistico della manifestazione di arte contemporanea aperto_art on the border e curatore del Concorso internazionale di architettura Abitare minimo nelle Alpi. Corrispondente della rivista ArchAlp dell’Istituto di Architettura Montana di Torino, ha pubblicato per Mimesis, Silvana, Letteraventidue, Grafo, La Compagnia della Stampa, per riviste di settore e saggi in volumi collettivi. Autore di ricerche e scritti sull’età moderna e contemporanea, suoi ambiti di studio riguardano l’abitare e l’arte e l’architettura della modernità, in particolare nella relazione tra tecnica e natura.

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Last modified: 25 Giugno 2024