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Written by: Professione e Formazione

Premi FAD 2024: alla ricerca di proposte coraggiose contro l’omologazione

Premi FAD 2024: alla ricerca di proposte coraggiose contro l’omologazione

In Spagna, gli esiti della 66° edizione del riconoscimento assegnato dall’associazione Fomento de las Artes y del Diseño

 

BARCELLONA. La 66ª edizione del Premio FAD (Fomento de las Artes y del Diseño) uno dei riconoscimenti più prestigiosi del settore, appuntamento annuale con il panorama architettonico della Penisola Iberica, ha visto la partecipazione di 415 opere, di cui 341 in concorso per la categoria “Architettura” e “Interni”, 21 per la sezione “Internazionale” e 53 per la categoria “Pensiero e critica”.

Le novità dell’edizione 2024

Essa si differenzia dalle precedenti per l’introduzione di alcune novità che, secondo la presidentessa della giuria, Beth Galí, sono la risposta ai cambiamenti rilevati nell’insieme delle opere pervenute. Con il proposito di offrire una visione ampia del panorama attuale, il numero di progetti preselezionati è stato molto più elevato rispetto agli anni scorsi: «Tutte le opere presentate offrono valori qualitativi elevati – ha sottolineato Galí -. Lottiamo perché il livello medio dell’architettura sia molto alto, perché solo così il paese potrà coglierlo». Le altre novità riguardano la decisione di assegnare più di un premio per categoria e l’istituzione di un nuovo Premio alla carriera, quest’anno andato ad Àlvaro Siza.

 

Premi al coraggio e critiche alle istituzioni

Nel suo discorso, Galí ha evidenziato una chiara omogeneizzazione delle proposte, riferendosi all’uso dei materiali, all’organizzazione degli spazi, al gusto per il vernacolare e al ritorno del realismo, sollevando interrogativi sull’evoluzione del panorama architettonico attuale: «Ci chiediamo se questa omogeneizzazione sia cresciuta in parallelo ai cambiamenti della società, se sia dovuta al desiderio di non spiccare della generazione più giovane o se soprattutto sia la conseguenza del bombardamento d’immagini e la proliferazione di piattaforme digitali che diffondono progetti senza luogo e senza autore». Galí ha ribadito che «la giuria ha voluto premiare il coraggio» e ha lanciato un appello alle istituzioni pubbliche perché rispettino l’architettura e prestino ascolto a coloro che la promuovono: «Questo paese ha ottimi architetti  sottovalutati a causa della cattiva gestione dei concorsi pubblici, che spesso impedisce ai giovani di accedervi, della mancanza di riconoscimento dell’autorialità delle opere e della scarsa remunerazione».

 

I premi nel dettaglio

Premio FAD ArchitetturaCasa 1736 aBarcellona di Harquitectes

per la capacità di sfidare le convenzioni dell’architettura domestica tradizionale, stabilendo una relazione unica con la luce e l’aria, ereditando modelli tradizionali mediterranei locali, con una soluzione strutturale sorprendente ed elegante») e DH a Palencia di FRPO Rodriguez & Oriol  («soluzione architettonica che si adatta ai requisiti del progetto energetico, creando un’architettura industriale compatibile con i futuri centri urbani»).

 

Premio FAD Interni

Casa Nube a Madrid di Studio Animaleccellente trasformazione di un piccolo appartamento dalla distribuzione tradizionale») e negozio Gimaguas a Barcelona di studio TEST con G. Santomà Bagariaper la capacità di trasformazione di uno spazio attraverso un concetto radicale e l’uso di materiali innovativi»).

 

Premio FAD Città e paesaggio

Praça e posto turismo a Piadao (Portogallo) di Branco Del Rio Arquitectosper la sua capacità di risolvere la complessità formale dello spazio invertendo il processo di abbandono del piccolo borgo») e “Alfacsa Tarragona di Bajet Giramé con M. Julià Verdaguer (JAAS) per la cura nell’uso della vegetazione e dei materiali, in un progetto che trasforma e valorizza l’ambiente naturale di fronte al mare»). 

 

Premio FAD Interventi effimeri: “Lost Forest” a Donostia di J. Ruiz-Cabello Subiela e S. del Aguila, e “La Construcción de un país” a Madrid di M. Mariné Núñez e P.Esteve Castelló. 

 

Premi FAD Internazionali

Il riconoscimento alle realizzazioni di architetti e studi della Penisola Iberica a livello globale è andato al Lumen Learning Center a Saclay (Parigi) di José Morales, Sara de Giles, Laurent e Emmanuelle Beaudouin. La giuria, presieduta da Jordi Badia, ha premiato «la capacità di costruire un edificio complesso e di grande qualità in un contesto esigente, integrando l’architettura con la vegetazione e lo spazio pubblico circostante».

 

Premi FAD al Pensiero e critica

Il premio ai migliori testi dedicati all’architettura pubblicati nel 2023 è andato al catalogo del padiglione spagnolo della Biennale di Venezia Foodscapes e al testo Casa Fullà di Ana M. Briongos, Lluís Clotet, Ramon Faura, Josep M. Rovira e Òscar Tusquets. Una menzione speciale è stata assegnata a Fernando Távora: Novo/Antigo di Teresa Cunha Ferreira, David Ordoñez-Castañon (FAUP) con Eleonora Fantini (Università di Bologna).

 

Premio Re-FAD

Tra i finalisti del riconoscimento istituito l’anno scorso per le buone pratiche di recupero e riuso, in relazione all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, la palma è andata al Restauro degli eremi del Camino de Santiago di Compostela, di Sebastián Arquitectos SLP.

 

Premi Habitàcola

Con l’obiettivo di stimolare la riflessione e soluzioni innovative sui temi sociali, tali riconoscimenti sono rivolti agli studenti di architettura e design. Quest’anno, per la tematica proposta, che ha riguardato il design dei microspazi di attesa del trasporto pubblico, il premio è andato a “Hug” di J. Berenguer Sellés, L. Nicolás Coso e P.Pérez Soler (Scuola Elisava). Il premio al miglior centro di formazione è invece andato allo IED di Barcellona.

 

Premi CSCAE 2024

Quasi in concomitanza, il Consiglio superiore degli Ordini degli Architetti di Spagna ha reso noti i vincitori dei Premi di Architettura, conferiti dal 1931 ma rivisitati tre anni fa per unificare in un unico ambito i riconoscimenti al fine di tenere in maggior conto la missione sociale del progetto. Tra i nove vincitori delle varie categorie è emersa la preponderanza di studi catalani, cui si è aggiunta la Medaglia d’Oro alla carriera a Josep Llinàs. Il Premio di architettura spagnola è andato alle 40 abitazioni in affitto a Sant Feliu de Llobregat (Barcellona), progettate da MAIO Architects. Vincitore per la categoria Sostenibilità e salute il “Parco giardini mediterranei de La Hoy ad Almería, di Kauh Arquitectos; nella categoria Habitat le 42 abitazioni sociali a Son Servera (Maiorca), di Peris + Toral Arquitectes; nella categoria Professione, il Centro di accoglienza per donne senza tetto a Barcellona, di Vivas Arquitectos; nella categoria Recupero, il progetto Non-Binary Cross Space III a Madrid, di Pachón-Paredes; nella categoria Nuova Bauhaus, il Mercato provvisorio di Horta a Barcellona, di RavetllatRibas Arquitectes; nella categoria Impegno, la pubblicazione Ruinas, cicatrices y huellas di Estudio Sic. Infine, il Premio di Urbanistica Spagnola è stato assegnato al piano direttore di Els Rajolars d’Oliva (Valencia) di Terrario Arquitectura.

Autore

  • Francesca Comotti

    Laureata in architettura al Politecnico di Milano nel 1998, dopo alcuni anni come libero professionista rivolge la sua attenzione al mondo editoriale, formandosi presso la redazione della rivista «Area» e il settore libri di Federico Motta Editore. La tesi in urbanistica, con i professori Giancarlo Consonni e Giuseppe Turchini le apre (inconsapevolmente) la strada verso quella che è diventata la sua città di adozione, Barcellona, dove risiede dal 2004. Da qui consolida il suo percorso professionale come giornalista freelance specializzata in architettura contemporanea, collaborando stabilmente con alcune testate di settore italiane e come corrispondente per «Il Giornale dell’Architettura». Per la casa editrice spagnola Loft Ediciones ha pubblicato come co-autrice «Atlas for living», «Atlas de arquitectura del paisaje» e «Sketch landscape»

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Last modified: 25 Giugno 2024