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Andrea IacomoniWritten by: Professione e Formazione

PAT 2024: un’occasione per valorizzare patrimoni e paesaggi

PAT 2024: un’occasione per valorizzare patrimoni e paesaggi

Gli esiti della quarta edizione del Premio Architettura Toscana, con 119 candidature, 6 vincitori e una mostra itinerante

 

FIRENZE. I premi di architettura hanno un grande valore nel determinare il potenziale estetico della vita quotidiana, in questo caso mettendo in evidenza le “eccezioni” – come definite da Vincenzo Cabianca durante la presentazione del Premio IN/Arch del 1966 – che hanno saputo compiere un lavoro di sintesi di tutte le componenti presenti nel complesso iter di realizzazione dell’opera. In questo caso, le architetture di qualità realizzate in Toscana negli ultimi cinque anni, in un contesto generale di grandi trasformazioni del territorio, rappresentano un prodromo per la rigenerazione urbana, in termini di sostenibilità e di rapporto tra uomo e ambiente.

 

PAT 2024: attenzione alla funzione collettiva dell’architettura

Il PAT (Premio di Architettura Toscana) evidenzia non solo la qualità estetica dei lavori, ma pone particolare attenzione alla sua funzione collettiva, a cui tutta la società partecipa e nella quale si rappresenta, progettando le proprie città e il territorio, cercando di promuovere una qualità di vita migliore anche nei singoli aspetti del quotidiano.

Così, le 119 opere presentate sono anche un’occasione per effettuare una sorta di “monitoraggio” sullo stato dell’architettura in Toscana, ribadendo ulteriormente il ruolo dell’Environmental Aesthetics, che da anni è al centro del dibattito filosofico internazionale, come valore per la qualità della vita, in quanto la bellezza è anche un dovere e non soltanto un diritto, come sancito anche dalla Costituzione Italiana.

I sei progetti vincitori della quarta edizione del PAT – suddiviso in cinque categorie: opera prima, opera di nuova costruzione, opera di restauro o recupero, opera di allestimenti o interni, opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione – premiati il 13 giugno alla Palazzina Reale in piazza Stazione, si sono mostrati pienamente calati nella richiesta di capacità dell’interpretazione del contesto, della funzionalità sociale delle opere realizzate, della qualità costruttiva e della responsabilità ambientale, parametri cardine della valutazione.

La giuria, composta da Michele De Lucchi, Michel Carlana, Francesco Isidori, Claudia Mainardi ed Emanuela Saporito, ha evidenziato, in riferimento ai vari settori del Premio: interessanti modelli di recupero in edifici storici; integrazione tra architettura e paesaggio nelle nuove costruzioni; qualità, complessità e ricchezza dei processi di riconversione e reinterpretazione di edifici storici; efficienza funzionale per l’allestimento degli interni; correttezza e spirito creativo nella realizzazione di spazi pubblici.

 

Un concorso per l’allestimento della mostra itinerante

Novità

di questa edizione è stato il concorso per l’ideazione dell’allestimento della mostra itinerante che, dal 13 al 21 giugno, ha presentato i progetti vincitori e selezionati dell’edizione 2024. Con questa operazione gli organizzatori hanno dato un ulteriore valore al Premio, ribadendo allo stesso tempo l’importanza dei concorsi, sia nel processo progettuale che realizzativo, ma soprattutto nella sua capacità di creare entusiasmo e partecipazione.

È risultato vincitore il progetto dal titolo “La charrette” di Francesca Sorli, Mario Del Gaudio e Giulia Zucca, che richiama “con freschezza e giocosità, il mondo delle costruzioni”. Secondo classificato “Performative device” di Stefano Cazzaniga e Filippo Brutto, terzo posto per il progetto “La cabina” di Angelo Nestola.

Di seguito tutti i premiati, selezionati e menzionati della quarta edizione del Premio, promosso dal Consiglio regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio nazionale degli Architetti e il contributo di PB Finestre.

 

Opera prima
Primo premio: Vanni Meozzi – La casa dell’architetto

Menzione: Lemonot – MEAT-ings
Opere selezionate: Crespi Galeotti Architetti – Ottica Ballerini; Grazzini Tonazzini Colombo – Cappella Farnocchia; Quattroterzi Architetti – Casa MU

Opera di allestimento o interni
Primo premio: nuvolaB architetti associati – Biblioteca Scuola Normale Superiore

Menzione: Grazzini Tonazzini Colombo – Padiglione Arginvecchio
Opere selezionate: P&M Palterer Medardi Architecture – Percorso Archeologico; DeVITALAUDATI – Circolo la Torre

Opera di nuova costruzione
Primo premio: Fiorenzo Valbonesi / asv3 officina di architettura – Cantina Guado al Tasso
Opere selezionate: Studio Milani – Sulla forma della Terra; Edoardo Milesi & Archos – Cantina Capuano; b-arch – I Vivai al Parugiano; Riccardo Butini Architetto – Uffici e Fabbrica

Opera di restauro e recupero
Primo premio ex aequo: q-bic – Factory; Studio Benaim – GO – Giunti Odeon
Opere selezionate: Marco Guerrazzi – Bastione del Parlascio; Microscape architecture urban design AA – Cimitero Castel San Gimignano

Opera su spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione
Primo premio: UBIQUA ARCHITETTURA – Borgo di Torri

Menzione: ECÒL + Luca Boscardin – l’Anima(le) del Museo
Opere selezionate; Riccardo Butini Architetto – Castello di Montemassi; Microscape architecture urban design AA – Parcheggio pubblico a Nebbiano (Camaiore, Lucca)

 

Immagine di copertina: Cantina Guado al Tasso di Fiorenzo Valbonesi / asv3 officina di architettura

 

 

Autore

  • Andrea Iacomoni

    Architetto, dottore di ricerca in Progettazione urbana e territoriale (con specializzazioni al Berlage Institute di Rotterdam, all’Università Federico II di Napoli e alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa) e ricercatore della Fondazione Michelucci. E' stato docente di Progettazione presso le Università di Firenze, Genova, Pisa e Roma La Sapienza, ed attualmente è ricercatore in Urbanistica presso La Sapienza Università di Roma. Parallelamente alla didattica svolge attività professionale e di ricerca con lo studio Giraldi Iacomoni Architetti, ricevendo vari riconoscimenti (Premi Gubbio, IQU, De Masi, Bastelli) ed è consulente di varie amministrazioni e membro di Commissioni edilizie e per il paesaggio. Suoi progetti sono stati pubblicati in libri e riviste («Domus», «Opere», «Paesaggio Urbano», «Urbanistica», «Urbanistica Dossier») ed esposti in mostre, tra cui la Triennale di Milano e la Biennale di Pisa. Collabora con riviste di settore tra cui «Arknews», «Ananke» e ha diretto «Architetture città e territorio» e «Macramè». È autore di numerosi testi e libri, tra cui: «Tracce storiche e progetto contemporaneo» (2009), «Architetture per anziani» (2009), «Lo spazio dei rapporti» (2011), «Questioni sul recupero della città storica» (2014), «Topografie dello spazio comune» (2015).

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Last modified: 19 Giugno 2024