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Written by: Città e Territorio

Shenzhen, 100 scuole catalizzano il rinnovo urbano

Il 100 Campus Renewal Plan, avviato nel 2022, prevede l’ammodernamento di 143 edifici nel distretto di Nashan. Il suo primo anno al centro di una mostra di risonanza internazionale

 

SHENZHEN (CINA). La trasformazione di edifici scolastici come catalizzatore di rinnovo urbano è un tema da tempo ampiamente dibattuto in Italia ed in Europa.

Ad esempio, guardando al panorama torinese, il Comune negli scorsi anni ha avviato un’importante iniziativa di rinnovamento del proprio patrimonio scolastico. Basti pensare ad iniziative come Torino fa Scuola. Promosso da Fondazione Giovanni Agnelli e Compagnia di San Paolo in collaborazione con Fondazione per la Scuola e Città di Torino, ha visto la riqualificazione di due scuole medie della città che sono diventati casi “modello” di recupero del patrimonio edilizio scolastico e occasione di riflessione sugli spazi dell’apprendimento in Italia. Nel 2023, a questo fertile panorama, si sono aggiunti fondi per quasi 25 milioni, stanziati dal PNRR per la riqualificazione di 98 edifici scolastici.

 

Shenzhen: un piano, 100 scuole e una mostra

Spostando lo sguardo verso est, la città di Shenzhen con il piano “100 Campus Renewal Plan” (百校焕新计– bǎi xiào huàn xīn jì) per il distretto di Nanshan, diventa un caso studio esemplare del fenomeno tra le metropoli asiatiche, attirando l’attenzione anche internazionale come possibile modello per il ridisegno degli spazi educativi. Considerando che la città presenta il tasso di crescita e di densità di popolazione tra le più alte della nazione, negli ultimi anni si è spesso confrontata con la problematica dell’obsolescenza delle infrastrutture educative. A partire dal 2017, il Comitato Consultivo per la Pianificazione e il Design delle Scuole di Shenzhen ha messo in atto il piano denominato “Toward New Campuses: New Campus Action Plan” (走向新校园:新校园行动计划, zǒu xiàng xīn xiàoyuán: xīn xiàoyuán xíngdòng jìhuà) per la costruzione di nuove scuole nella città: un’operazione che, se da un lato nel giro di quattro anni ha portato alla costruzione d’innovative scuole, dall’altro ha messo ulteriormente in evidenza l’obsolescenza delle strutture esistenti. Ed è in questa necessità che s’inserisce il piano di trasformazione avviato ad inizio 2022 che prevede l’ammodernamento di 143 edifici scolastici nel distretto di Nanshan, tra cui 70 scuole primarie e secondarie e 73 asili per un totale di quasi 1,04 milioni di mq. 

La prima stagione del piano, lanciata nel 2022 con 43 progetti e 38 costruzioni,  è stata seguita nel 2023 da una mostra di risonanza internazionale intitolata”南山– ing” (Nanshan-ing) ospitata dal Sea World Culture and Arts Center di Shenzhen. Curata dalla rivista 卷宗Wallpaper*, ha aperto al pubblico per presentare in modo esaustivo i risultati del progetto di rinnovamento delle cento scuole di Shenzhen. 

 

40 giorni di vacanza estiva per fronteggiare la riqualificazione

La mostra, secondo il curatore Deng Yuanye (邓圆也), ha permesso di esporre una visione completa non solo sui risultati architettonici tangibili, ma anche offrire uno sguardo sul processo decisionale apportando un contributo sull’innovazione dei modelli e dei processi, spesso difficilmente trasmissibili a un pubblico non esperto, offrendo così ampio spazio al public engagement. La seconda stagione del piano, avviata a fine 2022, ha visto protagonista la progettazione di 13 scuole primarie e secondarie e 11 asili. Nonostante la sfida di riprogettare e ristrutturare gli edifici nel corso dei 40 giorni di vacanza estiva sembrasse insormontabile, ancora una volta l’efficienza costruttiva cinese ha dimostrato la sua capacità di fronteggiare l’impossibile. Riqualificazione, efficientamento energetico e ammodernamento dell’infrastruttura scolastica sembrano essere i tre mantra trainanti dei progetti che puntano ad elevare la qualità e la salubrità degli ambienti scolastici con soluzioni ad hoc per ogni scuola.

Il ruolo dell’architetto nell’iniziativa è centrale, e non sono mancate firme di fama internazionale come Urbanus, GL Studio, Dogma, reMIX per nominare alcuni degli oltre 40 studi di architettura che hanno preso parte al progetto. 

Il piano per le scuole della città di Shenzhen dimostra ancora una volta la posizione centrale del progetto nella città e di come strutture educative interagiscano non solamente con la dinamica scuola-città, ma sollevino anche questioni che abbracciano l’organizzazione e i paradigmi della produzione spaziale.

Immagine copertina: © ACF 

 

 

Torino chiama Shenzhen

Sull’onda del “100 Campus Renewal Plan” e nell’ambito del progetto Polito Studio, il 12 gennaio scorso si è tenuto un workshop tra un gruppo ristretto di professionisti torinesi (denominato TDH – Turin Design Hub) e docenti, dottorandi e ricercatori del Politecnico di Torino, inerente la riprogettazione preliminare di due edifici scolastici – un asilo e una scuola media – nel cuore della metropoli asiatica.

 

 

Autore

  • Lidia Preti

    Nata a Torino, presso il Politecnico nel 2016 consegue la Laurea Triennale in Architettura, proseguendo il percorso accademico di Laurea magistrale nel programma di doppia laurea stipulato con la Tsinghua University di Pechino. Nel 2019 consegue il doppio titolo con una tesi inerente uno dei quartieri storici della città di Pechino. Dal 2019 collabora con il gruppo di ricerca China Room del Politecnico di Torino

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Last modified: 6 Marzo 2024