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Christian De IuliisWritten by: Forum

L’Archintruso. Correre per dimenticare

L’Archintruso. Correre per dimenticare

Considerazioni sul rapporto tra lentezza e memoria: da Milan Kundera a Bologna 30 km/h fino a… Fleximan

 

Una volta per dimenticare si beveva. Era un esercizio insalubre, però privato. Oggi, invece, la maggior parte delle persone per dimenticare corre, in auto o in moto. E’ così: chi ha intenzione di dimenticare qualcosa di penoso che lo affligge o semplicemente liberare la mente dalle informazioni inutili, corre; chi cerca di allontanarsi da qualcosa che lo affligge, istintivamente accelera.

Ecco svelato cosa fanno tutte quelle persone che alla guida, lungo le strade, suonano i clacson o lampeggiano per sorpassare: stanno cercando di dimenticare. All’antico e obsoleto piacere della lentezza si contrappone oggi l’esigenza di andare in fretta.

La paternità della corrispondenza tra memoria e lentezza va attribuita a Milan Kundera che, appunto, nel libro La lentezza (1995) scrive: «Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio».

Tra i “dimenticatori”, quelli di città sono i più svantaggiati. Imbottigliati nel traffico, bloccati dai semafori ed ora anche dai divieti dei centri storici. Costretti a rallentare e, di conseguenza, a ricordare.

Di recente la città di Bologna, imponendo il limite dei 30 km/h, ha iniziato una crociata anti “dimenticatori”. Funziona. Infatti quella specie di nebbia, che talvolta si forma nel cielo della città, è la nuvola dei ricordi. Non è inquinamento, è turbamento. Verdastra, densa, sa di cicoria: sono amari i ricordi.

Se qualcuno pensa di correre a piedi per dimenticare, si sbaglia. Non vale, anzi peggiora la situazione. «L’uomo che corre a piedi è sempre presente al proprio corpo», scrive ancora Kundera, «costretto com’è a pensare continuamente alle vesciche, all’affanno; quando corre avverte il proprio peso e la propria età, ed è più che mai consapevole di se stesso e del tempo della sua vita».

Lo sapeva bene il giovane keniano Kelvin Kiptum, capace di correre la maratona in due ore ovvero a 21 chilometri orari, che per dimenticare usava mettersi alla guida della sua Toyota. Ha schiacciato così tanto l’acceleratore che ha perso il controllo dell’autovettura e si è schiantato contro un albero.

Altri centri urbani stanno pensando d’introdurre il limite di 30 km/h o addirittura di abbassarlo ulteriormente. Nelle nostre città si convertono strade in aree verdi e si battezzano zone pedonali ma, forse, bisognerebbe costruire anche qualche pista o autodromo dove potersi concedere l’esercizio della rimozione.

Per fortuna da qualche tempo i “dimenticatori” hanno un loro paladino: Fleximan. Lo sconosciuto che abbatte gli autovelox per consentire agli automobilisti di correre e di conseguenza dimenticare, almeno sulle strade extraurbane. L’opinione pubblica lo condanna, ma alla luce di queste considerazioni va rivalutato. Fleximan non è un vandalo ma un altruista.

Autore

  • Christian De Iuliis

    Nasce, cresce e vive in costa d’Amalfi. Manifesta l’intenzione di voler fare l’architetto nel 1984, rendendolo noto in un tema in quarta elementare, raggiunge l’obiettivo nel 2001. Nel 2008 si auto-elegge “Assessore al Nulla” del suo paese. Nel 2009 fonda il movimento artistico-culturale de “Lo Spiaggismo”, avanguardia del XXI° secolo che vanta già diversi tentativi, falliti, di imitazione. All’attivo ha cinque mezze maratone corse e altrettanti libri pubblicati: “L’Architemario. Volevo fare l’astronauta” (Overview editore, 2014), “Vamos a la playa. Fenomenologia del Righeira moderno” (Homo Scrivens, 2016), "L'Architemario in quarantena. Prigionia oziosa di un architetto" (KDP Amazon, 2020), "L'architetto contro tutti" e "Il Nostromondo - le città invedibili" (2024). Ha ricevuto premi in diversi concorsi letterari. Premio PIDA giornalismo 2020 per la divulgazione dell'architettura. Si definisce architetto-scrittore o scrittore-architetto: dipende da dove si trova e da chi glielo chiede

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Last modified: 20 Febbraio 2024