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Giorgio AzzoniWritten by: Professione e Formazione

Un premio per l’architettura minima nelle Alpi

Un premio per l’architettura minima nelle Alpi
VIONElab promuove la prima edizione di un concorso per interventi di rigenerazione a ridotto impatto volumetrico e minimo consumo di suolo ed energia

 

Esprimendo una visione dell’abitare, il progetto architettonico è atto culturale che dovrebbe rispondere a criteri di responsabilità sociale e sostenibilità ambientale e, particolarmente nei piccoli centri delle aree interne, calibrare l’impatto edilizio con l’esistente inducendo un agire disciplinato dalla riduzione dei consumi.

Nel corso della propria attività, ogni progettista si è trovato a misurarsi con limitazioni economiche e spaziali, forse convincendosi che anche (o ancor più) nelle dimensioni contenute si debbano esercitare talento, arguzia e professionalità. Tali doti, utili ovunque, sono indispensabili in ambito montano dove paesaggio e dislivelli pongono vincoli spaziali e, insieme alla forza dell’ambiente e ai caratteri del patrimonio architettonico, richiedono adattabilità alla piccola scala e particolari capacità progettuali e operative.

L’ottimizzazione delle risorse, che da sempre caratterizza le comunità alpine, acquisisce oggi nuovi contenuti nell’alta qualità di numerose architetture contemporanee transnazionali. Adattamento, durabilità, flessibilità, riconversione, multifunzionalità e utilizzo integrato e compatibile delle energie sono antiche pratiche che, se aggiornate da sintesi tipologica e chiarezza delle forme, esprimono nuovi valori contestuali.

Per ricercare esempi e buone pratiche di trasformazione del patrimonio edilizio montano la Comunità Montana di Valle Camonica (Brescia), nell’ambito del progetto pluriennale di rigenerazione urbana di una piccola comunità denominato Vione laboratoriopermanente, propone il Premio Architettura minima nelle Alpi / Minimal Architecture Award in the Alps. Il Premio intende selezionare progetti realizzati negli ultimi dieci anni in piccoli paesi dell’area internazionale alpina, caratterizzati da ridotto impatto volumetrico e minimo consumo di suolo ed energia.

Le operazioni di rigenerazione candidabili, attuate nel territorio definito dalla Convenzione delle Alpi ed impostate sul dialogo tra il costruito esistente e il nuovo, devono perseguire la valorizzazione dell’architettura storica, del luogo e del paesaggio.

 

Due sezioni: Architettura minima per le comunità e Architettura minima per la persona

Il Premio si articola in due sezioni: Architettura minima per le comunità, riservata a interventi promossi o sostenuti da enti pubblici e portatori di finalità di valenza collettiva, sociale e comunitaria; Architettura minima per la persona, riferita a realizzazioni di iniziativa privata riguardanti residenzialità e/o imprenditorialità. Le due sezioni accoglieranno architetture in grado di produrre la riqualificazione di volumi esistenti, d’innescare dinamiche di evoluzione abitativa e comunitaria e di determinare un positivo riflesso sociale e abitativo. Le valutazioni della giuria tecnica, presieduta dall’architetto svizzero Armando Ruinelli (docente alla FHGR – University of Applied Sciences di Coira) individueranno i migliori rapporti tra quantità dei mezzi utilizzati e qualità dell’intervento d’innovazione architettonica, in dialogo con l’esistente. Il valore tecnico-scientifico, culturale ed estetico dell’architettura sarà valutato per la capacità di rigenerare le piccole comunità alpine e il loro abitare e di produrre innovazione funzionale e sociale.

Sono ammessi progetti relativi a interventi realizzati nel corso dell’ultimo decennio in ambiti urbani o in frazioni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, che prevedano ampliamento, ristrutturazione interna, sopralzo e/o parziale ricostruzione. I materiali selezionati saranno esposti in una mostra e raccolti in un catalogo.

Destinatari del Premio saranno sia i progettisti che i committenti dell’opera; possono presentare la domanda di partecipazione i titolari dei progetti (detentori della proprietà intellettuale); la data ultima per l’invio della documentazione, in lingua italiana e inglese, è fissata al 15 novembre 2023 secondo la procedura indicata nel sito www.vionelab.it, che contiene il bando, dettagli e informazioni.

 

Autore

  • Giorgio Azzoni

    Autore e curatore, docente di Storia dell’architettura contemporanea, Teorie del paesaggio e Storia dell’arte Moderna all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia. Consulente scientifico del MUSIL Museo dell’Energia idroelettrica/Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia, per la Comunità Montana di Valle Camonica è responsabile scientifico del workshop di architettura Vione lab e curatore del Premio Architettura minima nelle Alpi. È stato inoltre il direttore artistico della manifestazione di arte contemporanea aperto_art on the border e curatore del Concorso internazionale di architettura Abitare minimo nelle Alpi. Corrispondente della rivista ArchAlp dell’Istituto di Architettura Montana di Torino, ha pubblicato per Mimesis, Silvana, Letteraventidue, Grafo, La Compagnia della Stampa, per riviste di settore e saggi in volumi collettivi. Autore di ricerche e scritti sull’età moderna e contemporanea, suoi ambiti di studio riguardano l’abitare e l’arte e l’architettura della modernità, in particolare nella relazione tra tecnica e natura.

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Last modified: 11 Ottobre 2023