Visit Sponsor

Christine DesmoulinsWritten by: Progetti

Nanterre: et voilà, i rifiuti son serviti

Nanterre: et voilà, i rifiuti son serviti
Visita all’intervento di riqualificazione del più grande impianto francese di raccolta differenziata

 

NANTERRE (FRANCIA). Principale soggetto pubblico nell’ambito, Sytcom gestisce e valorizza i rifiuti prodotti dai 6 milioni di abitanti degli 85 comuni dell’Île-de-France. A Nanterre, sulle rive della Senna, dal 2004 si trova il più grande centro per la raccolta differenziata in Francia, progettato originariamente dagli architetti Daquin & Ferrière.

Nell’ambito di una gara per la progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione, lo studio Le Dévéhat Vuarnesson (LVA) ha recentemente trasformato questa struttura di 12.000 mq in collaborazione con La Superstructure – Patrice Gobert architecte associé. Su un piccolo lotto soggetto alle restrizioni di un piano di prevenzione del rischio inondazione, la ristrutturazione ridefinisce il rapporto con il lungo Senna e l’area residenziale di Rueil, contribuendo così allo sviluppo urbano di una zona industriale che si sta terziarizzando.

In seguito all’entrata in vigore della legge sull’estensione della raccolta differenziata, a gennaio, il primo obiettivo era quello di modernizzare il processo integrando tecnologie all’avanguardia per aumentare la capacità di trattare annualmente 55.000 tonnellate di materiale, rispetto alle precedenti 40.000, con una maggiore precisione e una resa di 17 tonnellate di imballaggi e carta selezionati all’ora. Con un solo senso di circolazione per i camion a pianale mobile (FMA) che sostituiscono i vecchi camion dei rifiuti, la gestione dei flussi è chiaramente organizzata separando pedoni e veicoli.

 

Il più grande centro di conferimento della Francia

Per rispondere alle nuove sfide urbane e funzionali, gli architetti hanno messo in pratica la loro esperienza nel campo degli impianti industriali, della progettazione e della riqualificazione energetica. Conferendogli un’atmosfera urbana e percorsi più fluidi, il complesso è stato aperto al quartiere conservando al massimo le strutture esistenti, aspetto decisivo nelle valutazione del concorso. I progettisti hanno adeguato l’impianto alle norme ergonomiche e di sicurezza, garantendogli nuove qualità spaziali e d’uso. Le problematiche visive, acustiche e olfattive sono state trattate a livello di ciascuno degli edifici che compongono il complesso, in tutto cinque, attraverso il ricorso a sistemi all’avanguardia che riducono al minimo le emissioni.

Adattandosi alle diverse funzioni, è stata conservata la volumetria principale del centro con i suoi edifici: il corpo A ospita gli uffici amministrativi, gli spazi sociali e le officine, il corpo B la zona di stoccaggio dei materiali in ingresso, il corpo C il processo di selezione e il corpo D la zona di stoccaggio dei materiali selezionati e respinti. L’intervento sull’area di accesso dei veicoli e sull’area di ricezione dei materiali ha richiesto la parziale demolizione e rimodulazione del corpo E (ricezione dei materiali). Ricostruito al piano terra e ripensato in relazione alle aree di accesso veicolari e pedonali e al funzionamento degli altri, è circondato da un giardino.

 

Una nuova facciata per unire e una nuova immagine

Abbiamo modificato l’edificio per l’accoglienza dei materiali e ripensato i flussi per evitare incroci e separare i veicoli pesanti da quelli leggeri. Abbiamo anche trasformato la facciata sud dell’edificio C, rivolta verso la principale strada del quartiere. Le cabine di selezione, che erano in secondo piano illuminate solo da una luce artificiale, sono state spostate sulla facciata, dove le sale di selezione e riposo beneficiano di diversi orientamenti e accessi a ampi terrazzi verdi”, precisano i progettisti.

L’architettura rivela la natura industriale e terziaria di questo complesso, che ora gode di una generosa luce naturale e di spazi esterni verdi accessibili dalle sale di lavoro e riposo. La nuova facciata in metallo ramato e iridescente crea affascinanti giochi di luce. Scandita da terrazzi e gallerie tecniche, a seconda delle diverse funzioni degli edifici, una griglia metallica avvolge i percorsi e i nuovi spazi. Collegando tutti gli edifici, il giardino e il parcheggio, conferisce unità complessiva e si lascia avvolgere dalla vegetazione per sottolineare la coerenza dello funzione industriale e stabilire un dialogo con gli altri edifici della zona. I requisiti ambientali sono un altro aspetto di questa operazione. Oltre alle ampie aree verdi, sono stati realizzati tetti verdi sugli edifici nuovi e altri dispositivi come la produzione di acqua calda tramite energia solare.

All’interno, sono stati allestiti alcuni spazi didattici per sensibilizzare sull’importanza della raccolta differenziata.

LEGGI L’ARTICOLO IN LINGUA ORIGINALE

Immagine di copertina: © Guillaume Guerin

 

Committente: Syctom
Progettazione: Le Dévéhat Vuarnesson Architectes in collaborazione con La Superstructure, Patrice Gobert architetto e associati e Thierry Dalcant paesaggista; Paprec group gestore mandatario; Cathelain Entreprise Génie Civil; Ar-Val Process; Inddigo BET; Sim BET acustico; Area BET Impianti; Olfacto (depolverazione-deodorazione); Groupe Baudin Châteauneuf azienda subappaltatrice per la carpenteria metallica
Capacità: 55.000 ton/anno
Superficie: 12.000 mq
Superficie del lotto: 18.500 mq
Cronologia: Consegnato nel novembre 2021
Budget progettazione e realizzazione: 40,6 milioni di euro (IVA esclusa, compresi i processi, esclusa l’operatività)
Crediti fotografici: Guillaume Guerin

 

Autore

  • Christine Desmoulins

    Giornalista e critica di architectura francese, collabora con diverse riviste ed è autrice di numerose opere tematiche o monografiche presso diverse case editrici. E’ anche curatrice di mostre: in particolare «Scénographies d’architectes» (Pavillon de l’Arsenal, Parigi 2006), «Bernard Zehrfuss, la poétique de la structure» (Cité de l’Architecture, Parigi 2014), «Bernard Zehrfuss, la spirale du temps» (Musée gallo romano di Lione, 2014-2015) e «Versailles, Patrimoine et Création» (Biennale dell'architettura e del paesaggio, 2019). Tra le sue pubblicazioni recenti: «Un cap moderne: Eileen Gray, Le Corbusier, architectes en bord de mer» (con François Delebecque, Les Grandes Personnes et Editions du Patrimoine, 2022)

    Visualizza tutti gli articoli
(Visited 534 times, 1 visits today)

About Author

Share

Tag


, ,
Last modified: 7 Luglio 2023