Suggerimenti e itinerari a margine della 18. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia
VENEZIA. Con 90 mostre distribuite nel periodo tra maggio e novembre l’offerta culturale veneziana torna ad avvicinarsi a una normalità di carattere quasi pre pandemico. Nove soltanto gli eventi collaterali ufficiali di questa 18. Biennale Architettura (che si apre il 20 maggio) distribuiti principalmente tra le sedi IUAV, i sestieri di Castello, Dorsoduro e Palazzo Mora, in strada Nova (Cannaregio) ma, al di là del “Laboratorio del futuro” immaginato da Lesley Lokko, la proposta espositiva non delude per varietà e qualità, con le grandi fondazioni private a fare da protagoniste.
Isola di San Giorgio Maggiore
Non può che cominciare da qui l’itinerario dell’architetto diretto verso (o di ritorno da) Arsenale e Giardini. È sull’isola difatti che quest’anno si verifica una particolare concentrazione di appuntamenti a partire dal Padiglione della Santa Sede allestito nelle sale e nel giardino dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore. “Amicizia sociale: incontrarsi nel giardino” vede coinvolti Álvaro Siza e Studio Albori per la curatela di Roberto Cremascoli. Poco distante Le Vatican Chapels, prima partecipazione, nel 2018, del Vaticano a una Biennale Architettura, accolgono “Sacred Landscapes”, la mostra che attraverso 10 fotografi (tra cui Martin Parr e Francesca Woodman) indaga la relazione tra natura e spiritualità. E sempre a un grande fotografo, Ugo Mulas, è dedicata la monografica che a marzo ha inaugurato un nuovo spazio lagunare: Le Stanze della Fotografia in luogo della Casa dei tre Oci. Circa 2.000 mq su due livelli ricavati nelle sale dell’ex Convitto della Fondazione Cini. Altre Stanze, quelle del Vetro, quest’anno si concentrano sulla produzione boema nel dopoguerra, in cui materici prismi si fanno sculture astratte, mentre, per chi se li fosse persi, fino al 9 luglio rimangono visitabili il celebre “Velario” realizzato per la copertura di Palazzo Grassi e il grande lampadario a poliedri progettato da Carlo Scarpa per “Italia 61” ricomposti nella Sala Carnelutti e Piccolo Teatro della Fondazione, vicino all’ingresso della Basilica. Infine, prima di lasciare l’isola, tappa obbligata è “Luciano Baldessari. Architetture per la scena” nella Biblioteca della Manica lunga con un corpus di disegni e progetti realizzati dal celebre architetto per il cinema e il teatro.
Area Marciana
Il Negozio Olivetti vale sempre un piacevole passaggio, soprattutto quando animato dalle proposte temporanee organizzate dal FAI. A dialogare con la scarpiana natura degli spazi stavolta è una selezione di vasi in opus sectile e mosaico in vetro soffiato realizzati da Massimo Micheluzzi a partire dal 2022. Per chi che non le avesse ancora viste, un’esplorazione alle rinnovate Procuratie Vecchie di Generali (progetto di David Chipperfield Architects Milan e allestimento di Migliore+Servetto) può esser logisticamente strategica: l’entrata è proprio nei pressi del Negozio. Un’occasione anche per valutare l’effetto della nuova installazione di Arthur Duff nell’Art Studio del percorso permanente a World of Potential. E chi condividesse lo stesso sensibile spirito di John Ruskin non può non ritagliarsi una parentesi a Palazzo Ducale per immergersi nel mondo di Vittore Carpaccio, parzialmente ricostruito attraverso 42 dipinti e 28 disegni.
Palazzo Grassi, Palazzo Franchetti e Punta della Dogana
“Chronorama” a Palazzo Grassi pone in sequenza 400 immagini per illustrare il Novecento, dagli anni Dieci ai Settanta, attraverso gli archivi di Condé Nast (in parte acquisiti da Pinault Collection). Un flusso ininterrotto restituisce un ritratto straordinario sociale e culturale: la moda, la storia, l’architettura, il design d’interni, tra grandi protagonisti e volti comuni. Fascinazione e nostalgia da stemperare proseguendo con successive tappe a Palazzo Franchetti per “Building a Creative Nation: Quatar 2005-2030” (5 progetti per altrettanti musei griffati Elemental, Herzog & de Meuron, OMA, Philippe Starck e UNStudio) e “Kengo Kuma – onomatopoeia architecture” (con fotografie e maquette dei lavori più rappresentativi dell’architetto giapponese). Per chi poi volesse spingersi al di là del Canal Grande, sempre Fondazione Pinault a Punta della Dogana propone “Icônes”: 80 lavori di trenta artisti (da fine Ottocento agli anni Ottanta) inclusa la celeberrima “Nona ora” di Maurizio Cattelan in cui Papa Giovanni Paolo II è atterrito dal peso di un meteorite.
Fondazione Prada
“Everybody Talks About the Weather” a Ca’ Corner della Regina interseca ricerca artistica e scientifica riflettendo sul contemporaneo tema del cambiamento climatico. Al piano terra, un grande ledwall trasmette in loop le previsioni del tempo estratte da media tradizionali e online di tutto il mondo. Nelle sale al primo piano opere d’arte antica e contemporanea incontrano opere recenti e nuove commissioni, stabilendo una continuità ideale tra passato, presente e futuro o, al contrario, innescando un cortocircuito tra visioni opposte e nozioni discordanti. Né mancano pubblicazioni scientifiche e articoli, oltre a una selezione di materiali video e interviste con studiosi e attivisti. Così promettono le anticipazioni che sembrano non tradire le aspettative per originalità della proposta. All’insaziabile architetto non resta quindi che l’imbarazzo della scelta.
Immagine di copertina: Le Stanze della Fotografia, sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Copy Alessandra Chemollo
Padiglione della Santa Sede
Isola di San Giorgio Maggiore
Abbazia di San Giorgio Maggiore
Amicizia Sociale: incontrarsi nel giardino
20 maggio ➤ 26 novembre
Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore
Sacred Landascape
Sacro e natura in mostra alle Vatican Chapels
18 maggio ➤ 26 novembre
Luciano Baldessari. Architetture per la scena
5 maggio ➤ 26 novembre
Le Stanze della Fotografia
Isola di San Giorgio Maggiore
Ugo Mulas. L’operazione fotografica
➤6 agosto
Venezia alter mundus
➤4 giugno
Le Stanze del Vetro
Isola di San Giorgio Maggiore
Vetro boemo: i grandi maestri
14 maggio ➤ 26 novembre
Le grandi installazioni di “Venini: Luce 1921 – 1985”
➤ 9 luglio
Negozio Olivetti
piazza San Marco 101
Procuratie Vecchie
fondoambiente.it/luoghi/negozio-olivetti
Massimo Micheluzzi al Negozio Olivetti
20 maggio ➤ 24 settembre
Procuratie Vecchie
Piazza San Marco 1218/B
Arthur Duff. The Hungriest Eye.
The Blossoming of Potential
➤ 10 marzo 2024
Palazzo Ducale
San Marco 1
Vittore Carpaccio. Dipinti e Disegni
➤ 18 giugno
Palazzo Grassi
Campo San Samuele 3231
Chronorama. Tesori fotografici del 20° secolo
➤ 7 gennaio 2024
Palazzo Franchetti
San Marco, 2847,
Building a Creative Nation: Qatar 2005-2030
14 maggio ➤26 novembre
Kengo Kuma – onomatopoeia architecture
14 maggio ➤26 novembre
Punta della Dogana
Dorsoduro 2
Icônes
➤ 26 novembre
Fondazione Prada
Santa Croce 2215
Everybody Talks About the Weather
20 maggio ➤ 26 novembre
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arte contemporanea , Biennale Venezia 2023 , fotografia , mostre , venezia
Last modified: 13 Maggio 2023