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Written by: Patrimonio

Chi oggi riconoscerebbe la cappella di Terragni a Cernobbio?

Chi oggi riconoscerebbe la cappella di Terragni a Cernobbio?
Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione su ulteriori rimaneggiamenti all’ex cappella Ortelli nel cimitero di Cernobbio

 

CERNOBBIO (COMO). Pochi giorni fa, l’archivio Giuseppe Terragni avrebbe denunciato l’ennesimo “scempio” perpetrato ai danni della cappella eretta dall’architetto razionalista per l’imprenditore Domenico Ortelli nel locale cimitero. La struttura, realizzata nel 1929-30 – con la collaborazione, per una “Resurrezione”, dello scultore Vitaliano Marchini, già assistente di Giuseppe Wildt -, subito dopo esser stata ceduta nel 1973 al locale Comune e poi alla famiglia Pozzi Simeoni, sarebbe stata oggetto di alcuni rimaneggiamenti. Da allora vennero infatti sostituite le coperture in onice del lucernario con più economiche lastre in vetro; le foderature in marmo nero con dei graniti rossi e le precedenti intitolazioni con delle nuove.

Nulla però in confronto alle ultime modifiche che, oltre a non esser in alcun modo storicizzate, hanno portato a un’evidente alterazione all’assetto del bene, considerando che sarebbe stata tolta la scultura metallica traslucida a forma di croce che ne segnava la parete sinistra e posta all’uscio una cancellata dal disegno Beaux arts che stride con quello lineare e moderno delle cappelle Pirovano e Stecchini del cimitero di Como. Ovviamente, dei due pezzi disegnati dall’autore della Casa del Fascio di Como non si conosce il destino.

Si sa per certo, invece, che l’opera, censita dal sito del Marc (Museo dell’astrattismo e del razionalismo comasco), non lo sia né nel database lombardiabeniculturali, né in quello del Mic “vincoli in rete”, facendo temere che non abbia alcuna tutela – pur essendo opera di autore non più vivente e di più di 70 anni – e che senza di questa possa esser destinata negli anni a venire ad essere ulteriormente “trasformata”.

Sarebbe forse opportuno che l’amministrazione locale assieme alle soprintendenze, seppur in sofferenza e gravate da molti incarichi, non decidano di prendere in considerazione l’opportunità di proteggere il bene che oggi, cosi com’è stato modificato, non risulterebbe nemmeno riconoscibile a un fine conoscitore di Terragni come lo fu Bruno Zevi?

Autore

  • Victor Rafael Veronesi

    Nato a Milano (1982), è storico dell'arte. Laureatosi in museologia, ha collaborato alla realizzazione del Museo mondo Milan assieme allo studio Novembre. Negli ultimi anni ha cooperato con art uk (il catalogo nazionale britannico), oltre che per alcune istituzioni italiane e straniere nella ricostruzione della storia collezionistica di alcuni pezzi e raccolte

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Last modified: 5 Maggio 2023