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Christine DesmoulinsWritten by: Progetti

Da convento a università, il nuovo campus di Sciences Po a Parigi

Da convento a università, il nuovo campus di Sciences Po a Parigi

Wilmotte & Associés, Moreau Kusunoki, Sasaki e Pierre Bortolussi firmano la trasformazione dello storico Hôtel de l’Artillerie

 

PARIGI. Per il suo 150° anniversario, la prestigiosa scuola Sciences Po ha preso in consegna l’Hôtel de l’Artillerie, che un tempo era il noviziato dei domenicani. A gennaio ha inaugurato un campus urbano, fluido, altamente tecnico e generosamente paesaggistico. Gli architetti responsabili del progetto sono Wilmotte & Associés, Moreau Kusunoki, Sasaki e Pierre Bortolussi.

 

1632-2016: un sito ricco di storia

Al numero 1 di place Saint-Thomas d’Aquin, nel cuore del 7° arrondissement, uno dei quartieri storici più protetti di Parigi, l’Hôtel de l’Artillerie è ricco di storia. Tutto ebbe inizio nel 1632, quando l’ordine domenicano fondò il suo noviziato all’interno delle mura dell’Abbazia reale di Saint-Germain, in un terreno delimitato dalle attuali rue du Bac, rue Saint-Guillaume e rue de l’Université.

Quando la rivoluzione del 1789 pose fine all’occupazione religiosa, il sito tornò all’esercito, che v’installò funzioni scientifiche e tecniche, nonché un museo delle armi e predispose edifici di servizio nel XIX secolo. Quando i militari se ne sono andati, nel 2016, Sciences Po Paris ha acquistato la proprietà per sviluppare un nuovo campus universitario in questo edificio vincolato, che confina con la sua sede di rue Saint-Guillaume.

 

Sette scuole, dieci centri di ricerca e la scuola di giornalismo

Ristrutturati a seguito di un concorso vinto nel 2017 da un gruppo composto da Wilmotte & Associés, dagli architetti Moreau Kusunoki, Sasaki e dal capo architetto dei Monuments Historiques Pierre Bortolussi, sotto l’egida del promotore Sogelym Dixence, questi locali ospitano oggi ricercatori, dottorandi e personale amministrativo. Sette scuole, dieci centri di ricerca e la scuola di giornalismo sono così riuniti su un lotto di 22.000 mq dove l’edificio, i giardini esterni e le aree di lavoro e relax sono articolati con riferimento all’immagine dei campus anglosassoni. Affacciati sulla chiesa di Saint-Thomas d’Aquin, gli edifici a due e tre piani, alcuni dei quali collegati da un chiostro e da gallerie, sono organizzati intorno a tre cortili e giardini.

Relativamente stretti e inondati di luce per tutto il giorno, gli edifici conventuali sono stati costruiti da monaci che avevano un buon senso del rapporto tra spazi vuoti e pieni. L’accesso a questo complesso avveniva attraverso la place Saint-Thomas d’Aquin e la rue de l’Université, e tutto era ben distribuito da passaggi orizzontali e scale monumentali di grandi dimensioni. Il nostro intervento consisteva nel liberare il sito dalle superfetazioni che si erano accumulate nel tempo, rimuovendo alcuni strati, tra cui un edificio degli anni cinquanta che occupava il cuore del cortile di Gribeauval. Questo ci ha permesso d’installare un nuovo edificio e un vasto anfiteatro all’aperto che è il cuore del campus”, dice Jean-Michel Wilmotte.

Per gettare le fondamenta dei nuovi edifici, rinforzare quelle degli edifici vicini e ricavare un piano terra, è stato scavato il terreno dei cortili Treuille de Beaulieu e Gribeauval. Le superfici così guadagnate sono utilizzate per le sale di lavoro e di riunione, oltre che per la biblioteca, che cattura la luce naturale grazie al dislivello. Nel cortile del Treuil de Beaulieu, la scuola di giornalismo beneficia della luce di un giardino basso e di vetrate.

Nella sovrastruttura, il Padiglione dell’innovazione regna maestoso sul cortile di Gribeauval. Punteggiata dai suoi pilastri e dalla sporgenza delle solette in cemento, questa architettura contemporanea dalle linee eleganti è al tempo stesso il cuore del campus e la sua vetrina. La totale trasparenza delle facciate è sottolineata dal trattamento a perno delle aperture. Il padiglione è incastonato nell’asse dell’anfiteatro e intende valorizzare le sinergie tra ricerca e formazione, per sviluppare l’innovazione digitale e la professionalizzazione in collaborazione con tutti i dipartimenti della scuola. Per facilitare la collaborazione tra ricercatori, studenti, professionisti e partner di Sciences Po, il padiglione si sviluppa su quattro livelli di piani completamente modulari, tra cui spazi di lavoro, un centro per l’imprenditorialità e la caffetteria, che si estende lungo il perimetro del padiglione, con una terrazza al piano terra e un giardino al livello inferiore.

Le gradinate in pietra dell’anfiteatro, la vegetazione, la trasparenza dell’ampliamento, il chiostro del cortile Sébastopol e i rivestimenti imbiancati a calce che oggi unificano l’edificio storico conferiscono a questo insieme un’unità, senza perdere di vista un dialogo fecondo con il fianco della chiesa e i frontoni degli edifici vicini. Nel grande cortile di Gribeauval, le finestre zenitali del piano giardino si fondono con la vegetazione delle fioriere.

Una piacevole continuità collega ora gli edifici storici, il padiglione contemporaneo, i cortili e gli spazi verdi. L’1 Saint-Thomas e il 13 rue de l’Université sono ora collegati da una passerella e da nuovi assi di circolazione che ripristinano le disposizioni distributive e le straordinarie scale storiche. Per creare il paesaggio dei cortili e dell’anfiteatro e perfezionare questo ambiente nel cuore di Saint-Germain-des-Prés, i paesaggisti dello Studio Mugo hanno lavorato a fianco degli architetti.

Uno studente o un ricercatore è segnato dai luoghi in cui lavora ed è sensibile ai luoghi che lo circondano”, conclude Wilmotte. È un fatto degno di nota, visto che molte altre scuole importanti hanno invece lasciato il centro di Parigi.

Immagine di copertina: © Martin Argyroglo

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Programma: restauro, ristrutturazione e ampliamento dell’Hôtel de l’Artillerie, ex convento domenicano, per la trasformazione in campus universitario
Committente: Fondation Nationale des Sciences Politiques; Gruppo Sogelym Dixence
Architetti : Wilmotte & Associés (coordinamento), Moreau Kusunoki, Sasaki, Pierre Bortolussi (patrimonio)
Area del sito: 22.000 mq
Superficie lorda di pavimento: 16.106 mq
Costo totale dei lavori: 42 milioni

 

Autore

  • Christine Desmoulins

    Giornalista e critica di architectura francese, collabora con diverse riviste ed è autrice di numerose opere tematiche o monografiche presso diverse case editrici. E’ anche curatrice di mostre: in particolare «Scénographies d’architectes» (Pavillon de l’Arsenal, Parigi 2006), «Bernard Zehrfuss, la poétique de la structure» (Cité de l’Architecture, Parigi 2014), «Bernard Zehrfuss, la spirale du temps» (Musée gallo romano di Lione, 2014-2015) e «Versailles, Patrimoine et Création» (Biennale dell'architettura e del paesaggio, 2019). Tra le sue pubblicazioni recenti: «Un cap moderne: Eileen Gray, Le Corbusier, architectes en bord de mer» (con François Delebecque, Les Grandes Personnes et Editions du Patrimoine, 2022)

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Last modified: 24 Maggio 2022