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Marianne IblerWritten by: Progetti

Casa delle Generazioni a Aarhus, welfare abitativo alla danese

Casa delle Generazioni a Aarhus, welfare abitativo alla danese

Visita al complesso di ERIK Arkitekter e Rum Arkitekter, in cui convivono anziani, giovani e disabili in abitazioni diversificate, con servizi comuni

 

AARHUS (DANIMARCA). La Casa delle Generazioni, recentemente completata in città, è l’esempio di un nuovo esperimento abitativo in Danimarca. È un edificio che riunisce utenti di svariate età in case che si adattano alle esigenze differenziate e individuali, mentre allo stesso tempo sono disponibili attività e funzioni comuni.

 

Un mega isolato, non un monolite

Collocata su un lotto rettangolare con edifici alti e lunghi canali, la Casa delle Generazioni è composta da otto corpi edilizi strettamente uniti tra loro ma differenziati, data la sua variabilità in termini di residenti, case, funzioni, ma anche nelle forme dell’architettura. Architettonicamente, l’edificio ha grandi variazioni nella scala e nell’aspetto. Il numero di piani è compreso tra tre e nove, con materiali di facciata che cambiano contemporaneamente rendendo la costruzione dinamica e movimentata, idea alla base dell’intervento. Cambiano i colori, le texture, i materiali, così come i terrazzi e le aperture si collocano secondo le esigenze degli interni e non secondo astratte matrici formali.

 

Una città nella città

Nella sua stessa complessità, l’edificio crea un piccolo “mini-villaggio” nella seconda città più grande della Danimarca. La speciale posizione di Aarhus Ø, isola artificiale con molti nuovi edifici, è strettamente collegata ai nuovi canali, al centro storico e al mare.

In quanto tale, la Casa delle Generazioni ospita anche una varietà di servizi per i suoi residenti: tra gli altri, asili nido, caffè, uffici, cliniche per la fisioterapia e ambulatori, laboratori, studi, lavanderia, un giardino sensoriale, balconi e aree per la vita in comune. Oltre a una vasta gamma di soluzioni residenziali che garantiscono la composizione mista di generazioni e persone.

 

Microcosmo dell’abitare

La Casa delle Generazioni è un mix di case di cura e alloggi per giovani e per famiglie. Poiché bambini, giovani, anziani e disabili sono così riuniti in un unico luogo che richiede una grande varietà nelle tipologie abitative. Ci sono 100 case di cura, 100 case per anziani, 40 case per giovani, 40 case famiglia e 24 case per persone con disabilità fisiche. Tutte sono realizzate secondo gli standard danesi per l’edilizia abitativa generale e offrono differenti soluzioni nelle dimensioni e nell’affitto. Giovani, anziani, single e disabili devono potersi permettere ciascuno il proprio alloggio speciale.

 

Fare comunità da 0 a 99 anni

Quando i residenti si trasferiscono nella Casa delle Generazioni, sono incoraggiati a unirsi alla comunità, ma scelgono da soli quanto vogliono esserne coinvolti e in quale parte. Il complesso offre infatti opportunità per alloggi condivisi, in cui si dispone della propria abitazione e si condividono spazi comuni come soggiorni e cucine. Ma è anche possibile avere una casa più grande e una minore condivisione.

Le case di cura per gli anziani sono un po’ più isolate dalle altre, separate da porte a vetri che le dividono in modo discreto, ad esempio, da abitazioni di famiglie con bambini piccoli, o da quelle, più rumorose, di giovani studenti.

Come già detto, per la Danimarca si tratta di un esperimento sociale completamente nuovo, in cui tutti i generi di abitanti sono riuniti sotto lo stesso tetto. Anziani e giovani sono dunque riuniti in un unico villaggio, il cui obiettivo è la costruzione di un modo nuovo di essere cittadini in un quartiere attraverso i servizi in comune.

Così, oltre a tre asili nido, sono state create diverse strutture comuni. Per i bambini è stato realizzato un grande parco giochi aperto a tutti. Ci sono anche cucine all’aperto, un giardino sensoriale, uno studio, una caffetteria, un ambulatorio e una lavanderia. La posizione in riva al mare ha inoltre portato a un “acquario didattico” in cui le persone possono incontrarsi per cucinare le alghe o i granchi appena pescati.

 

Laboratori e aree di servizio

Nell’edificio sono presenti quattro tipologie di laboratori aperti a tutti:

  1. Laboratori che allenano i sensi e le capacità motorie. Una palestra è principalmente al servizio degli anziani. La sala polivalente invita al ballo, alla pratica musicale o alle conferenze. Sale riunioni più piccole offrono spazi per lo yoga, gruppi di lettura o altre attività. Inoltre, la casa dispone di una sala sensoriale.
  2. Laboratori per vari scopi, come una biblioteca per club di lettura.
  3. Laboratori per lavori pratici e creativi come il lavoro del legno, laboratori per le biciclette e i kayak.
  4. Laboratori in cui le persone s’incontrano e gustano il cibo preparato nelle cucine comuni, sia all’esterno che all’interno dell’edificio. O in una cucina educativa, in cui si prepara il cibo per le istituzioni ospitate nella casa, o in cui gli abitanti possono seguire corsi di cucina o semplicemente preparare il proprio cibo per compleanni, matrimoni o altri eventi sociali.

Inoltre, la Casa delle Generazioni ospita spazi di servizio: dalle sale tecniche necessarie per un edificio enorme con una grande varietà di funzioni, agli ambienti in cui lavorano i vari dipendenti.

 

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La carta d’identità del progetto

La Casa delle Generazioni è l’esempio di una nuova tipologia abitativa, la prima di questo tipo realizzata in Danimarca. Molti altri interventi di questo tipo sono stati programmati in tutta la nazione, allineati con l’idea di welfare danese. Fonte di ispirazione per la tipologia di edificio sono stati sia i Paesi Bassi che la Cina, paesi in cui molte generazioni vivono sotto lo stesso tetto. Il progetto è il risultato di un concorso che ha portato a un intervento a basso consumo energetico.

Realizzazione: 2020
Superficie: 27.400 mq
Committente: Municipalità di Aarhus e Brabrand Housing Association
Progettisti: ERIK Arkitekter e Rum Arkitekter

Glossario

Case di riposo: case indipendenti in affitto collocate vicino ad altre case di simile funzione, appositamente progettate per la terza età e la disabilità, con ascensore e spazi per il movimento delle sedie a rotelle.

Case di cura: case indipendenti con spazi di servizio e assistenza specializzata 24 ore su 24. In caso di bisogno o necessità di assistenza e cura continui, i cittadini possono richiedere una casa di cura alla Municipalità. Chi vi risiede può diventare parte della comunità e partecipare alle attività quotidiane, tra cui la preparazione dei pasti.

Alloggi per giovani: sono gli alloggi inclusi nella legge sugli alloggi privati. Ci vivono molti giovani iscritti all’università.

Alloggi per giovani affetti da disabilità fisiche: le Municipalità si fanno carico diretto delle necessità dei disabili che hanno bisogno di case speciali, occupandosi anche della progettazione degli interni, per renderli più adatti alle loro esigenze.

Autore

  • Marianne Ibler

    Nata in Danimarca (1967), si è laureata in Architettura alla Aarhus Arkitektskole (1995), per poi conseguire un dottorato di ricerca in Storia dell’architettura sul Manierismo storico e sulle teorie del Manierismo moderno (2000). Parallelamente, ha effettuato uno studio sull’Asia orientale presso l'Università di Aarhus (2000). Dopo avere insegnato in scuole di architettura e scritto pubblicazioni sull’architettura storica cinese, giapponese e internazionale, nel 2006 fonda la casa editrice Archipress M, concentrandosi sull’architettura nordica e iniziando a scrivere le serie di libri “A New Golden Age 1-3”, “Global Danish Architecture 1-7” e “News in Nordic Architecture 1-4”. Ha curato numerosi eventi internazionali sull'editoria specializzata. Sta completando gli studi presso la Danish School of Media and Journalism di Copenaghen

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Last modified: 11 Ottobre 2021