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Arianna PanarellaWritten by: Reviews

“IO | N” (Io – Noi): Extraordinario a Milano con le stanze di Sandri

“IO | N” (Io – Noi): Extraordinario a Milano con le stanze di Sandri

Per iniziativa di Cramum, al Gaggenau DesignElementi Hub l’artista Fabio Sandri indaga il rapporto uomo/spazio attraverso la fotografia off-site

 

MILANO. Nella sede del Gaggenau DesignElementi Hub, spazio dell’azienda tedesca leader degli elettrodomestici di alto livello con una storia lunga oltre tre secoli, vanno in scena arte e design. Materie di altissima qualità e design s’incontrano per dare forma a elettrodomestici in grado di portare performance professionali nelle cucine domestiche, con un linguaggio elegante e sofistico che da alcuni anni ha trovato spontaneo legarsi al mondo dell’arte, come strumento per esplorare la realtà, promuovendo e sostenendo progetti d’arte contemporanea.

Il progetto, avviato nel 2018, ha già visto la realizzazione di 16 mostre frutto della collaborazione tra Cramum, piattaforma no profit che dal 2012 sostiene giovani artisti e maestri dell’arte contemporanea ancora poco noti al grande pubblico, e Gaggenau. Il ciclo di mostre in corso dal titolo “Extraordinario”, ideato dal direttore artistico di Cramum, Sabino Maria Frassà, indaga il rapporto uomo/spazio cercando di superare ciò che normalmente siamo abituati a vedere e a percepire, ed è il filo conduttore delle esposizioni in programma tra Roma e Milano.

Per lo spazio di Milano è stato scelto l’artista Fabio Sandri, maestro della fotografia off-camera, con la mostra “IO | N” (Io – Noi). La luce e l’invisibilità sono i punti di partenza della ricerca estetica del brand insieme all’utilizzo di materiali come vetro, metallo e legno, ma sono anche alla base della ricerca artistica di Sandri (1964), formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel laboratorio di Emilio Vedova. Nel 1987 gli viene assegnata una borsa di studio dalla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, dove l’anno seguente presenta la sua prima personale intitolata “Luoghi”. La sua ricerca si caratterizza per una concezione plastica del medium fotografico, indagato nella sua essenza d’impronta su supporto fotosensibile a contatto diretto con la materialità dei luoghi, o d’impronta continua e in divenire temporale.

La fotografia è una scrittura (graphè) di luce (phôs), e per manifestarsi necessita – in linea di principio – unicamente di una fonte luminosa e di un supporto fotosensibile. Le fotografie ottenute senza macchina fotografica sono definite off-camera o cameraless. Esistono diverse tecniche, sperimentante già dagli anni trenta dell’Ottocento, e la principale tipologia di fotografia off-camera è il fotogramma, che si ottiene posizionando un oggetto su un foglio di carta fotografica ed esponendola alla luce. Le porzioni di carta colpite dalla radiazione luminosa si scuriscono, mentre rimangono bianche le parti coperte dall’oggetto. Tra i maestri dell’off-camera, solo per citarne alcuni, troviamo Christian Schad, Man Ray, László Moholy-Nagy, Robert Rauschenberg, Gilbert and George, Giulio Paolini.

Il lavoro di Sandri consiste nel rilevare l’impressione, su carta fotosensibile, di stanze d’abitazione. La carta viene distesa rovesciata con il verso emulsionato a contatto diretto con il pavimento e il retro rivolto verso lo spazio soprastante. Questo genera un “negativo doppio” che raccoglie contemporaneamente le immagini di ciò che gli sta sopra (la luce attraversa la carta) e di quello che sta sotto la carta stessa (per rifrazione della materia del pavimento), rilevando, direttamente e nello stesso momento lo spazio e le cose; non solo quelle prossime alla superficie, ma anche in profondità e nelle due direzioni opposte della gravità e del suo contrario. Il fotogramma ottenuto diviene una sorta di sezione, rivela le cose da un punto di vista che somma e concentra il sopra e il sotto intromettendosi tra loro. L’immagine è questo rilievo continuo, i materiali precipitati.

Nelle opere di Sandri la luce diventa lo strumento per manifestare lo spazio, o meglio la sua impronta, sul supporto fotosensibile, bloccando in un’unica dimensione anche le impronte di chi abita lo spazio e degli oggetti che lo definiscono. Nell’opera site-specific “Incarnato – Filtro” è il pubblico che diventa “responsabile” dell’immagine finale. Si tratta di un autoritratto collettivo che si formerà per tutta la durata della mostra ed in cui precipiteranno le impronte di tutte le persone che vivranno l’esposizione e lo spazio. Il risultato è un “disegno” che si trascina nel tempo e che sviluppa una nuova immagine risultante da una somma, dall’accumulo. Col passare dei giorni, molto lentamente le forme si faranno meno distinguibili e il tutto confluirà in un monocromo.

Le opere s’integrano nello spazio del Gaggenau DesignElementi Hub a formare un racconto: le grandi “stanze radiografate” appese alle pareti dialogano con i sofisticati elementi di design della galleria/showroom che raccontano a loro volta di specifici spazi dell’abitare, le cucine. Stanze reali e ombre di stanze che creano suggestioni aperte a infinite chiavi di lettura e rimandi a grandi artisti tra arte e architettura.

Il ciclo “Extraordinario” parte dall’hub di Milano con la personale di Sandri “IO | N”, e prosegue nello spazio di Roma, dove il duo TTozoi mostra, con le muffe protagoniste di “Fiori invisibili”, come dalla “collaborazione” tra l’uomo e la natura possano nascere capolavori. In autunno, invece, Fulvio Morella indagherà il sincretismo architettonico contemporaneo attraverso il percorso espositivo “Pars Construens”: in mostra un ciclo di opere inedite realizzate unendo al legno tornito l’acciaio, il rame e la scrittura in braille. Il ciclo “Extraordinario” si concluderà poi a Roma con la personale “S-Composizioni” dedicata a Francesca Piovesan, che tramite luce e specchi rifletterà sul significato dell’armonia umana e universale.

 

*** contenuto sponsorizzato

“IO | N”, mostra personale di Fabio Sandri
a cura di Sabino Maria Frassà
dal 7 giugno al 23 settembre 2021 (chiusura estiva dall’1 al 31 agosto)
lunedì-venerdì ore 10-18:30
Gaggenau DesignElementi Hub
Corso Magenta 2 (cortile interno), Milano
visite aperte al pubblico nel rispetto delle norme sanitarie vigenti e solo su appuntamento previo contatto email o telefonico:
E-mail: gaggenau@designelementi.it
T. +39 02 29015250 (interno 4)

 

Autore

  • Arianna Panarella

    Nata a Garbagnate Milanese (1980), presso il Politecnico di Milano si laurea in Architettura nel 2005 e nel 2012 consegue un master. Dal 2006 collabora alla didattica presso il Politecnico di Milano (Facoltà di Architettura) e presso la Facoltà di Ingegneria di Trento (Dipartimento di Edile e Architettura). Dal 2005 al 2012 svolge attività professionale presso alcuni studi di architettura di Milano. Dal 2013 lavora come libero professionista (aap+studio) e si occupa di progettazione di interni, allestimenti di mostre e grafica. Dal 2005 collabora con la Fondazione Pistoletto e dal 2013 con il direttivo di In/Arch Lombardia. Ha partecipato a convegni, concorsi, mostre e scrive articoli per riviste e testi

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Last modified: 29 Settembre 2021