A Roma, la sede di Valle Giulia ospita una mostra che celebra il centenario di fondazione della prima Facoltà universitaria italiana
ROMA. Passato in sordina come altre ricorrenze a causa della pandemia, il centenario della fondazione della prima Facoltà di Architettura italiana è stato celebrato dalla Sapienza con una piccola mostra allestita nella storica sede di Valle Giulia.
Il racconto della nascita e dell’evoluzione della “Regia Scuola Superiore di Architettura” è affidato a una suggestiva installazione multimediale di Studio Azzurro, proiettata su una lunga parete, dove scorrono testi e immagini evocativi di una serie di eventi che hanno influenzato più o meno direttamente l’insegnamento dell’architettura su una timeline di cento anni: episodi di rilevanza storica, progetti, concorsi e realizzazioni, libri, film, opere liriche e romanzi, leggi e modifiche dell’ordinamento universitario, movimenti di protesta e periodi di occupazione della Facoltà. Accompagna questa narrazione la “voce” dei protagonisti della storia della Scuola, che esprimono in frammenti di testi e discorsi una lucida concezione della disciplina e del ruolo dell’architetto quale figura professionale protagonista della società moderna: si passa da Gustavo Giovannoni, direttore della Scuola dal 1927 al 1935, a Marcello Piacentini, primo preside della Facoltà di Architettura istituita nel 1935, da Adalberto Libera e Luigi Moretti, rappresentanti di punta delle prime generazioni di laureati, a Bruno Zevi, Saverio Muratori, Ludovico Quaroni e Maurizio Sacripanti, selezionati tra i docenti più prestigiosi. Si ascoltano infine le voci degli studenti di oggi che si confrontano con le sfide della pandemia, proiettando la Facoltà verso il futuro.
Pur nell’articolazione delle diverse posizioni, dalle testimonianze selezionate emerge una cultura comune che vede l’architetto come figura capace di coniugare una profonda formazione umanistica e storico-artistica con una solida formazione scientifica; un professionista colto ma anche consapevole delle questioni tecniche, nonché capace di governare la scala della città e del territorio. Al netto dei necessari aggiornamenti, questa concezione appare in fondo ancora valida per comprendere e affrontare la complessità contemporanea, a dispetto delle tendenze orientate alla formazione di un architetto sempre più specializzato che finisce col perdere la capacità di visione complessiva dei problemi progettuali.
L’esposizione si completa con una selezione di documenti di archivio inediti che costituiscono l’anteprima della mostra “I luoghi della formazione”, programmata per quest’anno, dedicata ai progetti per le sedi della Facoltà di Architettura di Roma dal 1919 al 1963, a partire da quella di Enrico Del Debbio per Valle Giulia inaugurata nel 1932. Nel prossimo autunno è previsto anche un convegno internazionale, con la partecipazione d’importanti atenei mondiali e diverse iniziative a cura degli studenti.
100 anni di Scuola di Architettura alla Sapienza di Roma
Sapienza Università di Roma, Facoltà di Architettura, Sede di Valle Giulia
Un viaggio tra storia, idee e protagonisti, a cura di un gruppo di docenti della Facoltà coordinato da Alfonso Giancotti
22 ottobre 2020 / 22 marzo 2021
allestimento di Andrea Grimaldi
installazione video: Studio Azzurro – Leonardo Sangiorgi
I luoghi della formazione, a cura di Bartolomeo Azzaro, Simona Benedetti e Filippo Lambertucci
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allestimenti , anniversari , mostre , roma , università
Last modified: 9 Marzo 2021