Due interventi di restauro e recupero firmati dallo studio David Chipperfield in Germania, a Braunlage e Berlino
GERMANIA. L’architettura può curare? La risposta è purtroppo no, ma un ambiente confortevole aiuta la guarigione nel momento in cui favorisce il benessere psicofisico di personale e pazienti. Il concetto rimanda alla teoria della healing architecture, per la quale strutture ospedaliere e riabilitative costruite secondo precisi criteri di sostenibilità accelerano il recupero fisico. Tra gli ingredienti essenziali di queste architetture vi sono non solo luminosità, acustica, qualità dell’aria e contatto con la natura, ma anche facilità di orientamento e cura dei dettagli negli interni. Studi recenti condotti da neurologi e psicologi hanno dimostrato la validità di tali teorie, ma – come spesso accade- quello che suona oggi moderno affonda le proprie origini nella tradizione.
Un interessante esempio di architettura curativa in Germania è la clinica Dottor Barner a Braunlage (Bassa Sassonia), un vero e proprio gioiello di architettura Jugendstil, sul quale lo studio Chipperfield è recentemente intervenuto con un rigoroso restauro conservativo. Inaugurata nel 1913, la clinica era stata progettata dall’architetto-artista Albin Mueller. Secondo la richiesta del committente dottor Barner il complesso, che era destinato alla medicina interna e alla psicoterapia, doveva rispettare i principi olistici di armonia tra corpo e psiche attraverso la predisposizione di ambienti ariosi e piacevoli. Membro della famosa Colonia degli artisti (Kuenstlerkolonie) della Scuola di Darmstadt, Mueller si occupò di ogni aspetto del progetto, dall’involucro esterno al design degli interni fino alla scelta dei mobili e delle tappezzerie, dei pavimenti e delle maniglie di porte e finestre, affinché l’estetica dei dettagli diventasse parte della terapia.
L’intervento di Chipperfield, avvenuto in più fasi per non interrompere l’attività della clinica tuttora operativa, non solo è stato caratterizzato dal puntuale recupero dell’aspetto originario, ma si è fatto ideale momento d’espressione per le tematiche care al progettista britannico: il legame con la memoria del luogo, il confronto con la gestione del patrimonio storico, l’esigenza di equilibrio tra conservazione e innovazione.
Consapevolezza del passato e ricerca del benessere risultano fattori determinanti anche in un’altra opera dello studio Chipperfield nell’ambito dell’architettura curativa. Il suo progetto di riconversione dell’ex birrificio Boetzow a Berlino Est comprende infatti l’allestimento del nuovo quartier generale della ditta Ottobock, specializzata in apparecchiature ortopediche. All’interno dei grandi padiglioni di primo Novecento, un tempo destinati alla fermentazione e alla lavorazione del luppolo, trovano oggi spazio uffici, laboratori e palestre per la riabilitazione motoria. Dietro le storiche facciate in laterizio rosso, tipiche della Berlino storica, sotto le maestose volte oggi rinforzate da pilastri e capriate di acciaio e calcestruzzo, i pazienti seguono percorsi riabilitativi personalizzati, ai quali si affiancano momenti di contatto con la natura nel giardino circostante.
L’intervento dello studio Chipperfield, che ha ultimato lo scorso anno la prima tranche di lavori, s’inserisce in un progetto di più ampio respiro. Esso prevede entro il 2022 la trasformazione dell’area dell’ex birrificio in un nuovo quartiere urbano a carattere multifunzionale. Oltre al recupero dei fabbricati storici, che saranno riconvertiti in spazi per la cultura e la gastronomia, è in cantiere la costruzione di tre palazzine ad uso abitativo circondate dal verde. Questo grande polmone naturale rappresenta il fulcro del progetto, luogo pubblico di aggregazione e punto strategico di ricucitura di un tessuto urbano ancora lacerato che la città sta caparbiamente continuando a ricucire.
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berlino , david chipperfield , germania , recupero , restauro , rigenerazione urbana
Last modified: 9 Giugno 2020
[…] automobilistica. Sempre in terra tedesca, apprezziamo due misurati interventi dello studio di David Chipperfield, nel sapersi arrestare di fronte alle testimonianze della storia, o nel dialogare con il linguaggio […]