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Written by: Professione e Formazione

CIAM 2019, sguardi e azioni oltre l’evento

CIAM 2019, sguardi e azioni oltre l’evento

Report dal congresso di Bergamo che ha celebrato senza nostalgia il CIAM del 1949, riflettendo sulle sfide che deve affrontare la trasformazione urbana

 

BERGAMO. La celebrazione del 70° anniversario del Congresso internazionale di architettura moderna tenutosi nel 1949 non è caduta nella trappola nostalgica. Lo sforzo profuso dall’Ordine degli Architetti, insieme all’Università di Bergamo e al Politecnico di Milano, è andato nella direzione di contestualizzare nel presente il dibattito disciplinare e le tematiche trattate, proiettandole nel futuro attraverso un programma di eventi che continueranno da subito il percorso avviato.

I numeri registrati dalla quattro giorni bergamasca sono di tutto rispetto: 30 ore di dibattito, 45 relatori (provenienti anche da Francia, Svizzera, Lettonia, Spagna, Olanda, Belgio, Cina, Germania), 80 interventi, 135 contributi inviati sulla piattaforma web e oltre 2.000 partecipanti, molti dei quali hanno seguito i lavori a distanza in modalità webinar. Ma al di là della lusinghiera contabilità e al netto di qualche peccato veniale, dovuto principalmente alla pluralità delle voci coinvolte, l’aspetto su cui vale la pena soffermarsi riguarda l’interrogativo di come potrà evolversi e articolarsi, nei prossimi mesi o anni, la riflessione iniziata dalle sessioni 2019 e quale sarà veramente il suo portato culturale e disciplinare. Proprio nella volontà di proseguire il cammino si rinviene infatti l’aspetto più interessante di una manifestazione che non è stata ideata come evento fine a se stesso ma come la prima pietra di una costruzione che potrà crescere in futuro.

Il post CIAM ruoterà attorno al concept “Second Life”, già diffusamente esplorato dal convegno, e continuerà a indagare il riuso e la rigenerazione dell’architettura e dei luoghi urbani. Un documento di sintesi, evocativamente chiamato “Carta di Bergamo 2020”, verrà messo a punto con l’intenzione di tracciare le linee guida che rielaboreranno concetti e parole chiave emersi nei dibattiti, mentre le tre piattaforme web attive in occasione della manifestazione rimarranno aperte e potranno diventare un osservatorio permanente delle trasformazioni urbane. Atlante Second Life continuerà a raccogliere le segnalazioni di edifici e spazi abbandonati o dimenticati, varcherà i confini della provincia di Bergamo (territorio sperimentale della fase di lancio) e verrà allargato ad altre province italiane. Grid Second Life sarà disponibile per l’upload di nuovi progetti che si aggiungeranno a quelli presentati nelle sessioni del CIAM. Infine, Forum Second Life metterà a disposizione i “paper” presentati durante i lavori congressuali – sviluppati attorno ai temi del riuso, dell’economia circolare, dello spazio pubblico, della rigenerazione urbana e della trasformazione dei paesaggi – permettendo aggiornamenti anche provenienti da discipline diverse dall’architettura, per favorire una condivisione dei saperi della cultura e della società contemporanea.

Autore

  • Marco Adriano Perletti

    Architetto e PhD, svolge attività professionale occupandosi di progettazione architettonica e paesaggistica, pianificazione urbanistica e valutazione ambientale strategica. Ha svolto attività didattica al Politecnico di Milano partecipando a programmi di ricerca. Collabora con «il Corriere della Sera» e ha pubblicato: «Nel riquadro dei finestrini. L'architettura urbana nello spazio cinetico» (Milano 2005); «Novara. Sebastiano Vassalli tra città e paesaggio globale» (Milano 2008); con A. Femia e M. Paternostro, «1 e 3 Torri. Palazzo MSC a Genova» (Parigi 2017); «Architettura come Amicizia. Conversazioni con Mario Botta, Aurelio Galfetti, Luigi Snozzi, Livio Vacchini» (Brescia 2018); "Costruire sostenibile con la canapa. Guida all’uso in edilizia di un materiale naturale e innovativo" (Santarcangelo di Romagna, 2020)

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Last modified: 13 Novembre 2019