È il titolo della mostra allestita nel centenario della nascita presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma fino all’8 aprile
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Le celebrazioni per il centenario dalla nascita di Ettore Sottsass jr non si fermano e allo CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma) ha aperto la mostra ETTORE SOTTSASS. Oltre il design. L’esposizione è all’interno dell’Abbazia cistercense di Valserena, sede privilegiata e suggestiva dello CSAC che conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo.
Gigantografie dei suoi unici disegni, stampati su grandi teli leggeri, accolgono il visitatore nella navata centrale e lo guidano lungo il percorso allestitivo in cui è possibile ammirare circa 700 opere che rappresentano una selezione dei 14000 tra schizzi, disegni progettuali, grafiche, quaderni, fotografie donati nel 1979 all’archivio dallo stesso Sottsass.
Seguendo una struttura narrativa cronologica, la mostra è un’occasione unica per approfondire le diverse sfaccettature di un personaggio geniale ed ammirare disegni originali, alcuni dei quali mai usciti dall’archivio e, soprattutto, attraverso la documentazione d’archivio è stato possibile realizzare un percorso quasi completo, relativo in particolare alla sua ricerca e alle sue realizzazioni nel campo degli interni.
Il disegno e il segno, soggetto scelto per rappresentare il racconto, sono stati per Sottsass un importante strumento di progettazione, ma anche un modo per pensare ed esprimersi, dove anche la scrittura, che accompagna come commento i suoi disegni, diventa segno, dando vita ad immagini uniche, non separabili e dotate di un forte significato.
La peculiare predisposizione al disegno è visibile già in alcune opere dell’infanzia risalenti al 1922, mentre la sua genialità la si può già intuire guardando i progetti del periodo universitario dove, nelle tavole per esercizi ex tempore del corso di arredamento, è evidente la volontà di Sottsass di andare oltre gli insegnamenti accademici: i suoi “esercizi” sono delle vere opere d’arte dove è chiara l’ispirazione alle atmosfere colorate dei quadri di Matisse, ma non solo. Attraverso i disegni conservati presso lo CSAC si può notare il suo particolare interesse alle ricerche delle avanguardie artistiche; soprattutto Picasso ma anche De Stijl e l’Astrattismo ed anche in seguito, quando maturerà una certa insofferenza per i modelli funzionali razionalisti, prediligerà ispirarsi, in particolare nel disegno degli arredi, alle forme e ai linguaggi sperimentali di artisti come Brancusi, Arp, Mirò, Calder.
Gli schizzi, i disegni, le annotazioni sui quaderni sono lo strumento per cogliere i continui cambiamenti che lo portano a spostarsi da un periodo all’altro, cambiando e verificando così il suo linguaggio. Lungo il percorso però è sempre evidente il suo approccio progettuale ed in particolare al centro della sua ricerca troviamo sempre concetti legati allo spazio interno, allo spazio espositivo, allo spazio scenico e a tutti quei luoghi in cui viviamo.
I molti fogli in mostra, di diverso carattere e dimensione testimoniano la frenesia progettuale e la densità della sua ricerca fatta di forme, materiali, tecnica, spazi, luce, colore e soprattutto di intuizione, dove l’arte è un ingrediente fondamentale anche nel suo rapporto con le lungimiranti aziende, qui narrato attraverso gli elaborati realizzati per le sue collaborazioni più note: Bitossi, Olivetti, Poltronova, per le quali realizza oggetti che stanno nello spazio, ma che al contempo lo definiscono.
Sottsass ci ha lasciato anche molti suoi scritti; in particolare, i numerosi articoli che costituiscono un ulteriore modo per esplorare i suoi spostamenti, le sue passioni, i suoi interessi. Ma è sopratutto attraverso il segno, il suo personale linguaggio espressivo, che è stato capace di comunicare con immediatezza, emozionando l’osservatore. Impossibile non dire: vorrei uno dei suoi disegni.
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ETTORE SOTTSASS. OLTRE IL DESIGN
18 novembre 2017 – 8 aprile 2018
CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Abbazia di Valserena, Parma
Gruppo di lavoro curatoriale: Francesca Balena Arista, Elisa Boeri, Giampiero Bosoni, Federico Bucci, Milco Carboni, Giulia Daolio, Chiara Fauda Pichet, Chiara Lecce, Emanuele Piccardo, Simona Riva, Marco Scotti, Marta Sironi, Marcella Turchetti, Marina Vignozzi Paszkowski, Francesca Zanella
Grafica e Allestimento: a cura di Daniele Ledda (xycomm) e Elisabetta Terragni (Studio Terragni Architetti)
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allestimenti , mostre
Last modified: 29 Novembre 2017