Soddisfacenti esiti per il ventinovesimo Congresso dell’Istituto Nazionale di Urbanistica: ampia partecipazione, molte ipotesi operative e il conferimento del premio INU al Giro d’Italia
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CAGLIARI. Oltre 500 partecipanti ai lavori, 1.500 collegati in diretta streaming, 160 contributi alla mostra multimediale “Il Paese che vorrei”, cinquanta relatori tra cui i presidenti delle associazioni rappresentative di architetti, ingegneri, ambientalisti, i responsabili nazionali dei temi trattati del Partito Democratico Chiara Braga e Andrea Ferrazzi, l’ex ministro Fabrizio Barca, il responsabile della struttura di missione Italia Sicura Mauro Grassi. Sono i numeri del XXIX Congresso dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, che si è svolto a Cagliari dal 28 al 30 aprile scorsi, all’Auditorium di piazza Dettori. La sezione sarda dell’Inu ha intrapreso lo sforzo logistico. Comune di Cagliari, Regione Sardegna e Fondazione di Sardegna hanno sostenuto l’evento.
“Progetto Paese” è stato il titolo del congresso che sintetizza lo scopo e la natura della manifestazione: un pacchetto operativo di proposte per il rinnovamento della disciplina dell’urbanistica e del governo del territorio, in maniera da renderla più utile e conforme alle nuove esigenze e ai nuovi bisogni dei cittadini. Il documento che scaturisce da queste riflessioni pone alcune questioni prioritarie come il cambiamento climatico, l’inclusione sociale, l’innovazione tecnologica e una geografia istituzionale in trasformazione. Tutto ciò, secondo il Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, «si traduce in azioni concrete che proseguono giorno per giorno coadiuvate da una politica di rigenerazione – sostenibile, strategica e inclusiva – che coinvolge edilizia, infrastrutture, organizzazione della mobilità, servizi e azioni sociali e cura del territorio». Il Ministro, non potendo essere presente durante il congresso, ha manifestato con una lettera la disponibilità del dicastero a partecipare allo sviluppo del dibattito per avviare processi di coesione e qualità per il nostro Paese.
La presidente Inu Silvia Viviani, a conclusione del confronto, ha affermato che «le traiettorie aperte dal Congresso serviranno a mettere a punto ipotesi operative, per mantenere e generare in modo equilibrato le funzioni sociali economiche, culturali, nella trasformazione della città, secondo appropriatezza ai contesti urbani e ai fenomeni locali, per informare e formare la cittadinanza, qualificare le competenze necessarie e sostenere le economie e le filiere locali, e infine, ma non per ultimo, per declinare i nuovi standard di funzionalità eco-sistemica degli ambienti favorevoli allo svolgimento delle attività umane». Questi propositi saranno oggetto di altri eventi aperti organizzati dall’Istituto: il Congresso e la Rassegna urbanistica nazionale, eventi statutari con cadenze biennali e quinquennali; il Festival delle Città Metropolitane; UrbanPromo, evento annuale che si svolge a Torino sui temi dell’abitare sociale e a Milano sulla rigenerazione urbana; la Giornata di studi, durante la quale, ogni anno, a Napoli, si raccolgono studi e ricerche sulle politiche urbane.
Il congresso è stata anche occasione per consegnare il Premio INU, il riconoscimento costituito nel 1999, conferito a personalità che hanno contribuito in modo significativo al progresso, alla diffusione e al sostegno della cultura urbanistica nella società italiana. Quest’anno è stato conferito alla manifestazione ciclistica del Giro d’Italia in quanto mezzo di comunicazione di massa che, seguendo tracciati diversi, racconta la rete dei paesaggi rafforzandone la qualità e l’identità e promuovendo l’uso della mobilità dolce quale mezzo per vivere l’ambiente.
Immagine di copertina di Luana di Lodovico
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Last modified: 11 Maggio 2016