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Eleonora Usseglio PrinsiWritten by: Città e Territorio

La Scozia è verde anche nei fatti

La Scozia è verde anche nei fatti

La Scozia si ritrova ad affrontare il problema dell’inquinamento attraverso una pianificazione mirata sul territorio, che prevede interventi a diverse scale. Per due anni la regione ha infranto i limiti fissati dall’Unione Europea relativi all’emissione di biossido di azoto, rendendo necessari nuovi progetti infrastrutturali e di servizi.
Primo fra tutti è l’intervento sulla linea ferroviaria Edimburgo-Glasgow, per migliorare il servizio in efficienza e tempi di percorrenza includendo, inoltre, progetti di nuove stazioni come Gogar Rail Interchange sulla linea Edimburgo-Fife (1). Edinburgh-Glasgow Improvement Project (Egip) fa parte di un piano di miglioramento delle infrastrutture ferroviarie nella regione che dovrebbe completarsi nel 2016. Il progetto è stato commissionato dal Governo scozzese a Network Rail che lo finanzierà e realizzerà, per un costo stimato tra i 500 milioni e 1 miliardo di sterline.
Nel contesto della capitale scozzese è stato invece promosso un progetto per una nuova arteria verde che collegherà in direzione est-ovest Edimburgo. Firmato da Biomorphis Architects, prevede il recupero della vecchia linea ferroviaria Leith Line per riconsegnare, sull’esempio dell’High Line di New York per citare solo il caso più emblematico, uno spazio in disuso ma dalle molteplici risorse. Il progetto, oltre a vantare una sostenibilità in termini energetici, lo è anche dal punto di vista sociale in quanto promuove l’utilizzo dello spazio per lo sviluppo di orti urbani (2).
La necessità di attuare una campagna per rendere la regione più sostenibile è vista ad ampio raggio, includendo inoltre opere come l’impianto di produzione di energia attraverso un nuovo centro di riciclo e incenerimento rifiuti. South Clyde Energy Centre, progettato da Fletcher Rea UK Architects (3), è stato commissionato da Peel Environmental per realizzare un Energy Recovery Facility che genererà energia elettrica per 20 MW (che corrisponde al fabbisogno di circa 38.000 case). L’intervento, atteso entro il 2015, per un costo previsto di circa 120 milioni di sterline, è localizzato a ovest di Glasgow e fa parte della campagna Zero Waste Plan (zero rifiuti) promossa dal Governo, che prevede oltre a campagne di riciclaggio in tutta la Scozia anche l’utilizzo dei rifiuti come fonte di energia.

Autore

  • Eleonora Usseglio Prinsi

    Nata a Torino nel 1986, vive a Londra. Laureata presso il Politecnico di Torino in Architettura e costruzioni con una tesi dedicata alla ricostruzione post tsunami della costa cilena, ha trascorso due anni all'estero studiando tra Madrid e Santiago del Cile. Inizia la sua esperienza editoriale nelle redazioni di «The Architectural Review» e «Port Magazine» a Londra, diventando parte, nel 2013, della redazione di Archiportale e Archilovers. Attualmente è impegnata come corrispondente britannico e communication manager presso lo studio londinese Acme

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Last modified: 19 Luglio 2015