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Denis BocquetWritten by: Città e Territorio

Parigi dice sì alla torre griffata Herzog & de Meuron

Parigi. Dopo anni di polemiche, è finalmente stata approvata a fine marzo dal Consiglio municipale la costruzione, a Porte de Versailles tra l’anello di circonvallazione del Périphérique e il Boulevard des Maréchaux (nei pressi del Palazzo delle Esposizioni), della Tour Triangle firmata dagli svizzeri Herzog & de Meuron.
L’opportunità o meno di costruire nuovi grattacieli a Parigi ha agitato i dibattiti urbani della capitale francese durante tutto il secondo mandato del sindaco socialista Bertrand Delanoë. Dopo l’esperienza negativa della Tour Montparnasse (1972, 210 m), si era creato un vasto consenso per abbandonare questa tipologia costruttiva e rispettare delle norme di altezza d’ispirazione post-haussmanniana. Per quanto riguarda le torri, tutto veniva concentrato nel quartiere della Défense, fuori dai limiti amministrativi della capitale. Tuttavia, nel 2008 Delanoë aveva riaperto la questione, con la volontà di autorizzare la costruzione di torri alle porte della capitale, sia per uffici che per alloggi. Lo scopo era di contrastare la tendenza alla perdita di abitanti e posti di lavoro nel cuore della metropoli, a favore dei comuni della periferia.
Il progetto di Tour Triangle risale a quest’epoca ma la crisi del 2009, e una certa mobilitazione civica e intellettuale, lo avevano bloccato. Torna adesso, sebbene con proporzioni minori: 180 m al posto dei 211 iniziali e una retorica modificata, in modo da eludere le principali obiezioni formulate tre anni fa: portata dell’ombra, ripartizione spaziale tra uffici e altre funzioni.
Il terreno, di proprietà municipale, viene concesso agli investitori (Unibail Rodamco, gestore del Palazzo delle Esposizioni, e Camera di commercio di Parigi) per una durata di 80 anni contro pagamento di un affitto, composto da una parte fissa e da una percentuale sui canoni percepiti.
La torre, di forma piramidale, avrà un’altezza complessiva di circa 200 m, per una larghezza di soli 13 m e 88.000 mq di superfici utili. Ospiterà quasi solamente uffici, tranne alcuni spazi commerciali ed espositivi che dovrebbero contribuire al rilancio del Parco delle Esposizioni. Il progetto di albergo che faceva parte della prima proposta è stato abbandonato: motivazione ufficiale, facilitare il rispetto delle severe norme di consumo energetico imposte dal Comune. Lo studio dei progettisti di Basilea assicura che l’ombra della torre nella sua nuova sagoma non nuocerà ai dintorni, e verrà proiettata solamente sulle strutture del Parco delle Esposizioni. Il cantiere dovrebbe aprire all’inizio del 2012, per una consegna nel 2017.

Autore

  • Denis Bocquet

    Nato nel 1970 a Grenoble, ha studiato a partire dal 1990 presso l'Ecole normale supérieure di Fontenay Saint Cloud, si è laureato nel 1992 alla Sorbona e ha poi conseguito il dottorato di ricerca. È docente ordinario di Storia e teoria dell'architettura e dell'urbanistica presso l'Ecole nationale supérieure d'architecture di Strasburgo. Ha vissuto e insegnato a Firenze, Roma, Aix-en-Provence, Dresda, Tours e Parigi. Scrive per «Il Giornale dell'Architettura» sin dalla nascita della testata, nel 2002. Dal 2004 vive a Berlino.

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Last modified: 10 Luglio 2015