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Alessandro ColomboWritten by: Design

Supereroi a Mosca

Sulle rive della Moscova non si risparmiano i traguardi e quella del mese di ottobre è appunto una rivoluzione di velluto, una rivoluzione che porta il design nella capitale dell’immenso paese a cavallo fra Asia ed Europa. Alexander Fedotov, presidente del comitato organizzativo della Moscow Design Week (5-9 ottobre) ha le idee chiare: la scuola che è nata in Russia ai tempi delle avanguardie ha potuto vedere una continuità d’insegnamento anche durante il periodo sovietico e ora costituisce il background culturale di un pubblico giovane che non aspetta che aprirsi al design.
In verità, ormai da alcuni anni Mosca vede in ottobre la grande fiera dei Saloni Worldwide, emanazione internazionale del Salone del Mobile di Milano e, proprio come è successo nella capitale lombarda decenni fa, si assiste al germogliare d’iniziative che coinvolgono la città in un «fuori salone», ora coagulate in un’operazione che vuol essere organica. Da notare, ad esempio, la bella rassegna dell’industria del design francese tenuta al Manège del Cremlino.
La chiave di lettura proposta è quella dei Superheroes, autori del design celebrati e celebrantisi attraverso installazioni, incontri, conferenze e feste secondo un rituale che ben conosciamo.
Secondo Fabio Novembre, i supereroi quest’anno sono stati Paola Navone, Giulio Cappellini, Maarten Baas, Jaime Haion, Ora-Ïto; oltre al Novembre stesso, perfettamente a suo agio anche a ottobre. Il rito si ripropone, sempre nuovo e sempre uguale, mentre l’evento sta, ancora una volta, nel popolo del design che qui si muove in una città assediata dal traffico, dall’inquinamento e con il ricordo del fumo degli incendi ancora vivo. Ovviamente il convergere degli interessi è verso un mercato che, vissuta duramente la crisi, tutti sperano e vedono in ripresa. L’immagine più bella della settimana popolata dai supereroi? Luigi Colani, il visionario progettista di futuribili manufatti per il mondo dell’industria dal dopoguerra a oggi che, con l’incedere nobile di un principe delle steppe, calca i tappeti del grande albergo che si affaccia sul Cremlino, in un mondo di velluti rossi e silenzio che più lontano non potrebbe essere dal design.

Autore

  • Alessandro Colombo

    Nato a Milano (1963), dove si laurea in architettura al Politecnico nel 1987. Nel 1989 inizia il sodalizio con Pierluigi Cerri presso la Gregotti Associati International. Nel 1991 vince il Major of Osaka City Prize con il progetto: “Terra: istruzioni per l’uso”. Con Bruno Morassutti partecipa a concorsi internazionali di architettura ove ottiene riconoscimenti. Nel 1998 è socio fondatore dello Studio Cerri & Associati, di Terra e di Studio Cerri Associati Engineering. Nel 2004 vince il concorso internazionale per il restauro e la trasformazione della Villa Reale di Monza e il Compasso d’oro per il sistema di tavoli da ufficio Naòs System, Unifor. È docente a contratto presso il Politecnico di Milano e presso il Master in Exhibition Design IDEA, di cui è membro del board. Su incarico del Politecnico di Milano cura il progetto per il Coffee Cluster presso l’Expo 2015

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Last modified: 13 Luglio 2015