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Written by: Design

In Germania il meglio del design olandese

Essen (Germania). Il design olandese non è certo un fenomeno giovane, ma la nuova piega che sta prendendo rivela la complessità e la riuscita del sistema che lo sottende. Il governo olandese, ad esempio, ha istituito specifici enti per la promozione e la strutturazione di politiche mirate. Fra essi, merita di essere nominato il DutchDFA (Design, Fashion, Architecture), che articola collaborazioni fra ministeri, associazioni professionali e singoli progettisti al fine di sostenere l’internazionalizzazione del design locale, particolarmente in Germania (il principale mercato per i prodotti olandesi), India e Cina. La portata del fenomeno è ulteriormente evidenziata dalla notorietà che stanno assumendo studi professionali, scuole ed eventi, oltre che dalla presenza di figure locali in posizioni chiave del sistema design internazionale: Adrian van Hooydonk come successore di Chris Bangle alla Bmw, Tord Boontje come erede di Ron Arad al Royal College of Art di Londra e Laurens Van der Ecker come nuovo design director di Rénault, per nominarne solo alcuni.
Alla luce di queste premesse, la mostra «Best of Dutch Design Awards» mette in scena uno spaccato della produzione nelle sue molteplici manifestazioni materiali e immateriali, raccogliendo episodi dal mondo della moda, del prodotto, della comunicazione grafica e dell’architettura, divisi in oltre venti sottocategorie. I progetti (selezionati tra i finalisti e i vincitori dei Dutch Design Awards 2009) ruotano attorno ai tre concetti che gli olandesi hanno fatto propri in tempi relativamente recenti e che dovrebbero diventare la bandiera del made in the Netherlands: un approccio concettuale, le innovazioni tecnologiche e una sensibilità particolare verso i temi di stampo sociale ed ecologico.
Fra i progettisti presenti in mostra, spiccano i nomi di Studio Wieki Somers, Maarten Baas, Thonik, Philips Design, Gert Dumbar, Jelte van Abbema (premio al giovane designer dell’anno). Un’ultima osservazione riguarda la struttura ospitante. Il Red Dot Design Museum di Essen, progettato da Norman Foster, una delle due sedi espositive del quality label «red dot», è il più grande museo mondiale interamente dedicato al design: i suoi 4.000 mq di spazi espositivi sono inseriti nell’area ex industriale di Zollverein, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Best of Dutch Design Awards, Red Dot Design Museum, Essen, fino al 2 maggio

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Last modified: 25 Aprile 2017