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Cristina FiordimelaWritten by: Reviews

Mangiarotti-Morassutti maestri milanesi

Percorso espositivo tradotto in libro sull’arte del progetto (bilingue italiano e inglese) e monografia fondata sul regesto completo delle opere: due approcci distinti da cui prendono avvio gli ultimi studi pubblicati rispettivamente sull’opera dei milanesi Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti.
Mangiarotti di Beppe Finessi riflette, sia nel taglio critico, sia nell’organizzazione dei contenuti impaginati da Italo Lupi, una duplice identità: racconto rivolto al pubblico indifferenziato della mostra «Angelo Mangiarotti Scolpire/Costruire» allestita nell’autunno scorso presso la Casa del Mantegna a Mantova, e al contempo lettura trasversale dell’opera del maestro, oscillante tra architettura, design e scultura. Ambiti disciplinari dissolti nel discordo narrativo volto a mostrarne l’unificazione nell’idea di spazio, palesata nelle equazioni «progettare come scolpire» e «progettare come costruire», a cui corrispondono i due capitoli principali del volume, a loro volta articolati in spaccati tematici e chiosati dagli interventi di Marco Meneguzzo e Toyo Ito. L’eloquenza artistica degli schizzi e dei disegni dimostrativi è potenziata dal tratto grafico di Lupi. Svincolate dall’ordine progressivo delle pagine, le note ai progetti scritte da Matteo Pirola costituiscono l’ossatura su cui s’imposta la rassegna dei 100 lavori esposti, precisamente descritti nei principi ideativi e costruttivi.
I saggi, il rigore adottato nell’organizzazione dell’iconografia, nella stesura delle schede descrittive e, in chiusura, del regesto completo delle opere e della bibliografia, manifestano il carattere scientifico e filologico della monografia Bruno Morassutti 1920-2008, opere e progetti, di Giulio Barazzetta e Roberto Dulio, per la collana Documenti di architettura di Mondadori Electa. Il progetto editoriale prende corpo insieme a Morassutti che tuttavia si limita a fornire agli autori i materiali, senza intervenire nell’analisi dei progetti, contribuendo in tal modo alla costruzione di un affresco particolareggiato e corale, dischiuso a commenti critici inediti. Tra tecnica e forma di Angelo Torricelli evoca i tratti peculiari della figura di Morassutti. Dulio si concentra invece sulle esperienze formative e professionali degli anni giovanili. Dal soggiorno a Taliesin s’innesta il racconto di Roberta Martinis teso a dipanare l’apporto di Morassutti nei progetti di Angelo Masieri condivisi con Carlo Scarpa. Dallo scritto di Augusto Rossari Modernità Alpina emerge «la capacità di Morassutti nel padroneggiare magistralmente gli aspetti tecnici e costruttivi volgendoli in visibile sostanza delle forme dell’architetura». Il rapporto con il design è sviluppato da Francesco Scullica, già autore di Bruno Morassutti. Quattro realizzazioni e un percorso metodologico (Franco Angeli, 1999). Dalle immagini appese nell’«ovale» dello studio milanese in via Quadronno, Barazzetta (autore del restauro della chiesa Mater Misericordiae a Baranzate, progettata dai due maestri negli anni cinquanta) ripercorre l’opera di Morassutti strutturandola secondo le parole-chiave Capannoni, Case, Istituzioni.
A gennaio lo studio Mangiarotti si è trasferito in viale Coni Zugna a Milano; questa è anche la nuova sede dell’archivio opere, per la cui gestione si è costituito il Trust Fondazione Angelo Mangiarotti.

Autore

  • Cristina Fiordimela

    Architetta museografa, docente al Politecnico di Milano. Insegna architettura degli interni, exhibition design e si relaziona con le arti contemporanee (commons), di cui scrive su riviste specializzate italiane e internazionali. La museografia è il filo rosso che attraversa sia l’impegno teorico, sia la progettazione e la messa in opera di allestimenti che riguardano le intersezioni sensibili all’arte, alla scienza e alla filosofia, in sinergia con enti universitari, musei e istituti di ricerca. L’indagine su media art come dispositivi di produzione artistica in commoning è l’ambito di studio e di sperimentazione delle attività più recenti, da cui prende corpo con Freddy Paul Grunert, Lepetitemasculin, dialogo nello spazio perso, iniziato al Lake County, San Francisco

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Last modified: 17 Luglio 2015