VENEZIA. Contro le ormai tristi cartoline sui panorami disperati degli ultimi anni, la Grecia propone un’appassionata ventata di ottimismo per affrontare i molteplici fronti che la stanno mettendo alla prova: la crisi dei rifugiati, la crisi urbana, la sconfitta del diritto alla casa, la crisi professionale che investe anche gli architetti. Le risposte si basano su un solo presupposto, al tempo stesso semplice e difficile: collaborare e unire le forze per trovare nuove soluzioni.
La mostra «#ThisIsACo-op», curata dall’Associazione degli architetti greci, Sadas-Pea, presenta l’esperienza di un gruppo formato da 131 architetti che, rispondendo un anno fa alla proposta del sodalizio, si sono impegnati a collaborare all’ideazione della mostra sperimentando un percorso raccontato attraverso un divertente poster-rullo. I risultati dell’esperienza sono riflessioni e progetti presentati nel padiglione, dove la filosofia comunitaria si concretizza sin dall’ingresso, allestito come il simbolo per eccellenza della civiltà greca e della comunità, un piccolo anfiteatro che anche a Venezia invita tutti a giocare un ruolo attivo di dialogo, azione e ricerca in un contesto di partecipazione aperta e in progress per tutta la durata della Biennale, con momenti di confronto, eventi e workshop in situ in collegamento diretto con luoghi di azione in Grecia.
Commissario: General Secretary of Spatial Planning and Urban Environment, Ms Eirini Klampatsea Curatori: SADAS‐PEA (the Greek Architects Association) Espositore: SADAS‐PEA (the Greek Architects Association) Sede: Giardini
About Author
Tag
allestimenti , biennale venezia 2016 , reporting from the front , venezia
Last modified: 28 Maggio 2016
[…] GRECIA: “Challenging architecture on site of crisis” di Roberta Chionne […]