VENEZIA. Il giovanissimo gruppo italo-egiziano di espositori vincitore del concorso bandito dal Ministero della Cultura egiziana per il padiglione propone una mostra densa d’informazioni che si è posta l’obiettivo di raccogliere e rendere pubbliche una selezione di storie, progetti e studi riguardanti il territorio egiziano, elaborati nel corso degli ultimi 10-20 anni sia da progettisti e organizzazioni locali come Cluster, sia da organizzazioni europee e americane fra cui l’Eth di Zurigo e la Pennsylvania University.
La selezione fra i tanti progetti che hanno risposto alla open call ha privilegiato processi relativi a situazioni di comunità, in grado di valorizzare le potenzialità del contesto e di determinare cambiamenti positivi grazie al ruolo di mediatori giocato dagli architetti nella risoluzione di conflitti. I pannelli presentano una quindicina di progetti relativi a diverse regioni e contesti del territorio egiziano, le cui caratteristiche territoriali, storiche, sociali, sono raccontate da mapping disegnati sulle pareti che riproducono testi, disegni, pubblicazioni e brani di ricerche condotte da studiosi e università. Chi fosse interessato ad approfondire le interessanti informazioni presentate nella mostra «Reframing Back. Imperative Confrontations», può consultare il catalogo cartaceo o il sito www.rb-ic.org.
Commissario: Ahmad Hilal Curatore: Ministero della Cultura. Espositori: Eslam Zenbaey, Luca Borlenghi, Gabriele Secchi, Mostafa Salim Sede: Giardini
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Last modified: 28 Maggio 2016
[…] EGITTO: “Reframing Back/Imperative Confrontations” di Roberta Chionne […]