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Written by: Biennale di Venezia

Portogallo: “Neigbourhood. Where Alvaro meets Aldo. 1966/2016”

Portogallo: “Neigbourhood. Where Alvaro meets Aldo. 1966/2016”

VENEZIA. Il front portoghese è un cantiere. Vero, non metaforico: cemento armato a vista, assi in legno, impianti esterni, caschetti gialli. Si muove in questo ambiente famigliare Álvaro Siza. È lui il fulcro e il baricentro dell’esposizione (curata da Nuno Grande e Roberto Cremascoli, ad inaugurarla anche il premier portoghese, António Costa): il ruolo (forse nemmeno troppo benvoluto, sicuramente per nulla ostentato) di archistar, la straordinaria esperienza di ascolto, i progetti.

Leggi l’intervista al curatore nel nostro speciale di avvicinamento 

L’idea è di riallacciare alcuni fili, tesi tra le vicende architettoniche e i risvolti sociali. Si vedono disegni e modelli che raccontano le storie di alcuni quartieri costruiti in Europa da Siza. Sulla parete opposta scorrono video, dal taglio giornalistico, che descrivono cosa è cambiato, a distanza di anni: i successi, ma anche le contraddizioni. In questo l’architettura osserva se stessa, attraverso gli occhi e le vite delle persone che la abitano. Lo fa con un misto di sorpresa e di voyeurismo. Stupendosi di ritrovarsi spesso diversa da come era stata immaginata, al tecnigrafo o davanti ad un computer.

Questo approfondimento è parallelo al tentativo di collegare le traiettorie (umane prima che professionali) dello stesso Siza con Aldo Rossi, nella prima parte della mostra. E avviene, soprattutto – scelta non banale e dai risvolti imprevedibili –  in un luogo che è una mostra di se stesso: Campo di Marte, le abitazioni popolari, il concorso mai finito. Attorno al cantiere – che si riapre – ci sono pannelli con le foto degli abitanti. Ma ci sono, soprattutto, gli abitanti stessi: un po’ stupiti dell’attenzione mediatica ma anche stupendamente consapevoli e a loro agio. Passa Siza e lo salutano “Ciao Alvaro”. Lui ricambia, e davanti ai microfoni spiega: “E’ tutta una questione di vicinato”. Oggi la vicinanza è qua.

 

Commissario: Carlos Moura-Carvalho Curatore: Nuno Grande e Roberto Cremascoli  Espositore: Álvaro Siza Vieira Sede: Campo di Marte, Giudecca (tra Calle Mason e Calle Michelangelo Buonarroti – vaporetto: Zitelle)

 

Autore

  • Michele Roda

    Architetto e giornalista pubblicista. Nato nel 1978, vive e lavora tra Como e Milano (dove svolge attività didattica e di ricerca al Politecnico). Dal 2025 è direttore de ilgiornaledellarchitettura.com

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Last modified: 25 Maggio 2016