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Tra i fondatori, alla fine degli anni '60 a Firenze, del movimento “architettura radicale” insieme a Superstudio, Archizoom, UFO. Laureato in architettura nel ’68, nel 1972 realizza la sua prima mostra personale alla John Weber Gallery a New York. Si dedica sia all'attività di artista che a quella accademica, spesso indagando, grazie anche alla sua attività di critico, le connessioni tra le proposte delle generazioni più giovani e il retaggio della sperimentazione iniziata negli anni ‘60. Le sue opere, in particolare i lavori del cosiddetto periodo “americano” e i molti disegni, assumono un valore che viene ormai considerato storico, tanto per la sua specificità e unicità all’interno della sperimentazione radicale degli anni '60 e '70, quanto per i suoi influssi sul mondo dell’architettura, del design e dell’arte contemporanea. Il suo lavoro è stato presentato in musei e istituzioni come la Biennale di Venezia, il Mori Museum di Tokyo, il PAC di Milano, il Barbican Center di Londra, la Gamec di Bergamo, il Centre Pompidou a Parigi e Metz, la Biennale di Berlino, il Padiglione Italia all’Expo 2010 di Shanghai

Autore: Gianni Pettena

L’architettura era la donna di cui eravamo innamorati

Gianni PettenaWritten by:

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