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Written by: Progetti

Design biofilico: quando la natura incontra l’architettura

Design biofilico: quando la natura incontra l’architettura
***Coniugare il design alla natura non è mai stato così facile: scopri i principi del biophilic design e l’importanza della sostenibilità

 

Il design biofilico rappresenta una risposta al crescente bisogno di riconnettersi con il mondo naturale, specialmente all’interno degli ambienti in cui si trascorre la maggior parte del tempo. Questo approccio va oltre la semplice estetica, in quanto mira a integrare elementi e processi naturali negli spazi abitativi per migliorare il benessere psicofisico. L’obiettivo è quello di creare interni che non solo imitino la natura, ma che ne incorporino l’essenza, favorendo un legame autentico.

In quest’ottica, ogni scelta d’arredo, dalla disposizione degli spazi alla selezione di materiali naturali per superfici, come un top cucina in gres porcellanato con finiture ispirate alla pietra, contribuisce a costruire questa preziosa connessione, unendo funzionalità, bellezza naturale e sostenibilità. Si tratta di una filosofia che pone l’essere umano e il suo innato legame con la natura al centro della progettazione.

 

I principi del design biophilico

I principi fondamentali del design biofilico si basano sulla creazione di esperienze dirette e indirette della natura all’interno degli spazi. Le esperienze dirette comprendono la presenza di piante vive, l’integrazione di elementi acquatici, la massimizzazione della luce naturale e la creazione di viste significative verso l’esterno, come giardini o paesaggi. Le esperienze indirette, invece, si realizzano attraverso l’uso di materiali organici, colori e forme che evocano il mondo naturale. Questo significa preferire legni, pietre, fibre naturali e pattern che richiamano le geometrie e le imperfezioni armoniose presenti in natura, contribuendo a creare un ambiente rigenerante e calmante.

Aggiungere la natura negli interni si traduce, quindi, nella scelta di materiali e colori. Materiali come il legno non trattato o con finiture naturali, la pietra grezza o levigata, il bambù, il sughero e tessuti organici come cotone, lino e lana, apportano calore e autenticità. Le palette cromatiche si ispirano alla terra, favorendo tonalità neutre e rilassanti come i verdi delle foglie, i marroni del legno e della terra, gli ocra, i terracotta, ma anche i blu del cielo e dell’acqua. Altrettanto importanti sono le texture: superfici grezze, porose, piacevolmente irregolari al tatto stimolano i sensi e rafforzano il contatto con gli elementi naturali.

La luce naturale e la presenza di vegetazione sono altri pilastri del design biofilico. È fondamentale massimizzare l’impiego di luce solare attraverso ampie finestre, lucernari o cortili interni, poiché la luce naturale regola i ritmi circadiani e migliora l’umore. Le piante da interno, oltre a purificare l’aria e aggiungere un tocco di vitalità, rappresentano un costante richiamo visivo al mondo vegetale. Curare la disposizione degli arredi per favorire viste aperte verso l’esterno, se presenti, permette di estendere lo spazio percepito e di godere dei cambiamenti stagionali del paesaggio, integrando l’ambiente esterno con quello interno.

 

L’importanza della sostenibilità

La sostenibilità è intrinsecamente legata al design biofilico: questo approccio progettuale, infatti, non si limita a duplicare esteticamente la natura, ma promuove un profondo rispetto per essa. Ciò si traduce nella scelta prioritaria di materiali e pratiche sostenibili, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Si privilegiano quindi materiali riciclati, riciclabili, a basso consumo energetico nella loro produzione, provenienti da fonti responsabili e rinnovabili, e soprattutto durevoli, per minimizzare la necessità di sostituzioni e la conseguente produzione di rifiuti.

In questo contesto, il gres porcellanato si inserisce perfettamente nei principi del design biofilico, offrendo soluzioni che coniugano estetica naturale e responsabilità ambientale. Si tratta di un materiale inerte, privo di sostanze organiche volatili (VOC) e altre sostanze nocive, riciclabile e spesso prodotto con attenzione ai consumi idrici ed energetici, e dalla notevole durabilità. Inoltre, la possibilità di scegliere finiture come l’effetto pietra o l’effetto legno permette di evocare la bellezza e la matericità della natura, senza però attingere direttamente alle risorse naturali più preziose e con prestazioni tecniche superiori in termini di resistenza e facilità di manutenzione.

La scelta di grandi lastre, come quelle prodotte da uno dei brand di riferimento del panorama italiano Atlas Plan, crea superfici continue e uniformi che amplificano la sensazione di spazio; questo maxi-formato esalta ulteriormente le texture ispirate al mondo naturale, rendendo l’imitazione di materiali come marmo, legno o pietra ancora più realistica e immersiva, favorendo quella connessione con la natura ricercata dal design biofilico.

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Last modified: 20 Giugno 2025