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Paolo VerdeschiWritten by: Città e Territorio Forum

Valle dei Casali a Roma: la montagna ha partorito un topolino

Valle dei Casali a Roma: la montagna ha partorito un topolino

Riceviamo e pubblichiamo una lettera sulle vicende della riserva naturale, tra “interesse pubblico” e tutela passiva

 

Gentile direttore,

nell’introduzione alla newsletter 351 de Il Giornale dell’Architettura.com accenna a Corviale e ai temi di sensibilizzazione ambientale. A Roma, il “Serpentone” si affaccia sulla Riserva naturale dei Massimi e in automatico ho pensato alla vicina Riserva naturale della Valle dei Casali.

Era il 1977 quando Antonio Cederna scriveva i suoi articoli per la tutela di quest’area di circa 450 ettari. Venne dichiarata Bene paesaggistico d’insieme di notevole interesse pubblico, e sottolineo pubblico, nel 1988. Successivamente, con la legge regionale n. 29/97 venne creato il sistema delle aree naturali protette, gestite dall’Ente regionale Roma natura, e tra queste la Valle dei Casali. Nel marzo il Consiglio regionale approva il Piano di assetto attraverso il quale sarà possibile gestire lo sviluppo dell’area con attenzione anche alle zone limitrofe non vincolate, affinché il paesaggio non perda le caratteristiche di notevole interesse.

fine anni settanta, sul confine con la Valle dei Casali venne costruito un residence composto di quattro edifici, affittati dal costruttore Mezzaroma al Comune di Roma per ”l’assistenza alloggiativa”. Terminata l’emergenza abitativa, gli edifici furono occupati abusivamente e, una volta sgombrati, ridotti a scheletri in cemento armato.

Poi arrivarono gli uffici del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria che con gli ex residence hanno soffocato l’edificio del Buon Pastore (1923), eclettica opera di Armando Brasini, e il settecentesco Casale Conforti. Il 31 dicembre 1999, a dare manforte a questo sistema di salvaguardia estetica dei confini, con una rocambolesca concessione edilizia, nasce il Life style Hotel. A completare l’opera contribuiscono un ufficio postale e una piscina comunale lungo via di Bravetta. Insomma, l’impatto ambientale sui confini è stato tutelato.

La Valle dei Casali è d’interesse pubblico, ma cosa significa? Immagino che si riferisca ai beni privati, in quanto il 97% dell’area è di proprietà privata e tutti i vincoli riversati su quest’area dovrebbero avere la finalità di limitarne la libera disponibilità a salvaguardia di una loro utilità pubblica. Ma non è andata così. Nel 2009 la giunta Alemanno votò il definanziamento di circa 3,3 milioni destinati all’acquisizione della settecentesca villa York e del suo parco di 50 ettari, combinazione di villa nobiliare suburbana e azienda agricola, facente parte di un sistema di ville e casali ben rappresentato nelle mappe dell’epoca.

A 45 anni dagli articoli di Cederna, nell’agosto 2022, la società Sherwood Green srl appone il cartello d’inizio lavori per costruzione di nuovi edifici, restauro e sondaggi archeologici all’entrata del viale d’accesso a villa York. La Sherwood Green srl, che fa capo a una società di Taiwan, già proprietaria del Life style Hotel, ha acquistato quest’area per circa 6 milioni. Così la parte storicamente, architettonicamente e paesaggisticamente più importante non ha più nulla a che spartire con l’interesse pubblico.

Oggi, nella Valle dei Casali, di accessibile alla cittadinanza c’è il “Parco della memoria” di circa 10 ettari, con al centro il Forte Bravetta ceduto dal Demanio al Comune di Roma, pomposamente inaugurato dalla giunta Alemanno nel 2009.

Ritengo che sia opportuno fare una riflessione sulle leggi di tutela passiva. Innanzitutto, una città delle dimensioni di Roma deve avere la massima autonomia legislativa sull’imposizione dei vincoli, soprattutto se devono contenere un progetto d’intervento concreto e puntuale basato sulle valenze dell’area e i relativi finanziamenti per la realizzazione.

La Valle dei Casali, soprattutto nella parte nord, è un’area densa di beni d’insieme composti da una pluralità di elementi, architettonici, storici e paesaggistici che rappresentano un raro sistema relazionale territoriale il quale si è andato disgregando. Al parco di Forte Bravetta si aggiungerà senza alcuna connessione fisica un’area di circa 9 ettari che il Comune ha riacquisito dopo anni di occupazione abusiva. Così, la comunità avrà a disposizione solo 19 ettari dei 450 della Valle dei Casali. Dopo 45 anni la montagna ha generato un topolino.

Immagine di copertina: Villa York a Roma

 

Autore

  • Paolo Verdeschi

    Nato a Roma (1952), si laurea in architettura nel 1979 e segue un corso ICCROM nel 1980. Si occupa di restauro. Tra i suoi principali interventi, il restauro di villa La Saracena di Luigi Moretti a Santa Marinella (Roma). È relatore a convegni e tiene conferenze nei corsi di Storia, disegno e restauro dell'architettura, e di Gestione del processo edilizio presso la Sapienza, Università di Roma

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Last modified: 21 Febbraio 2023