Santa Maria della Pietà, Tor Bella Monaca-Tor Vergata e Corviale sono le aree candidate per progetti di rigenerazione urbana, con alcune criticità
ROMA. Il tema della coesione territoriale attraverso interventi di trasformazione, rigenerazione e recupero di aree urbane permea in maniera trasversale gran parte delle missioni in cui si articola il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In particolare, la missione n. 5 “Inclusione e Coesione” prevede azioni di rigenerazione urbana tra cui spicca la misura di investimento “Piani Integrati”, che presuppone sinergie di pianificazione tra i diversi enti territoriali coinvolti come capofila ai sensi dell’art. 21 del D.L. n. 152/2021.
Al di là degli obiettivi conclamati, qual è la reale attuabilità del PNRR, in Italia?
Gli ambiti applicativi dei Piani Urbani Integrati sono molteplici, tuttavia i tempi stringenti richiesti dall’Europa per l’utilizzo di tali investimenti non sembrerebbero confacenti con quelli delle amministrazioni locali chiamate a realizzarli. Le città metropolitane, individuate come capofila degli interventi sulla base dei criteri previsti e nei limiti delle risorse assegnate, saranno tenute a breve ad avviare i progetti ritenuti finanziabili.
Tre Piani Integrati per Roma Capitale
Roma Capitale, nell’ambito delle linee programmatiche del sindaco per il mandato amministrativo 2021-2026 (Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 106 del 19 novembre 2021), ha individuato nell’attuazione del PNRR la missione-guida per rilanciare la centralità della Capitale. Su indirizzo della sua giunta, con il coinvolgimento del territorio e degli altri enti e amministrazioni interessate (Ater, Regione Lazio, Asl, Agenzia del Demanio), ha dato quindi avvio alla redazione dei Piani, individuando tre aree candidabili: Santa Maria della Pietà, Tor Bella Monaca-Tor Vergata e Corviale.
Tale scelta non ha significato tirare fuori dal cassetto vecchi progetti lucidati a nuovo, privi della filosofia ispiratrice del PNRR. Il reale valore insito nell’individuazione di tali aree, invero, è stato quello di riuscire a rispondere all’esigenza di agire su territori vulnerabili, oggetto di annosi interventi attuativi mai del tutto completati a causa di decenni di bilanci in sofferenza e di investimenti a singhiozzo, agendo secondo nuovi target europei, anche attraverso il supporto scientifico-metodologico delle Università “La Sapienza”, “Roma Tre” e “Luiss Guido Carli”.
A ciò si aggiunga che l’aver indirizzato tali interventi su aree già inserite in un contesto urbanistico attuativo, conforme alle previsioni di PRG, consente di superare una debolezza propria della procedura dei Piani Integrati i quali, benché qualificati come urbani ed integrati, nella loro disciplina non prevedono a monte una pianificazione territoriale né elementi di coerenza entro cui integrare le proposte progettuali.
L’idea di rigenerazione urbana che ha guidato la scelta dei tre Piani Integrati della Capitale, approvati con Deliberazione di Giunta Capitolina n. 71 del 4 marzo 2022, deriva dunque dall’esigenza di creare sinergie profonde tra l’azione di riqualificazione degli spazi esistenti e i processi di costruzione di comunità che, al contempo, rispondano agli obiettivi del PNRR.
Santa Maria della Pietà
Il Piano Integrato Santa Maria della Pietà assume come concept generale il tema della salute e del benessere fisico, psichico e mentale del cittadino, finalizzato alla cultura dell’inclusione sociale, dell’assistenza e integrazione collettiva, prevedendo attraverso un intervento integrato tra Roma Capitale, Regione e Asl la riqualificazione dell’intero complesso dell’ex ospedale psichiatrico, con il restauro e la rifunzionalizzazione di undici padiglioni, la valorizzazione del limitrofo parco monumentale, di elevato pregio ambientale e paesaggistico, nonché la delocalizzazione del villaggio sociale Lombroso.
Tor Bella Monaca-Tor Vergata
Il Piano Integrato Tor Bella Monaca-Tor Vergata mira a migliorare la qualità dell’abitare mediante la rigenerazione edilizia, ambientale e sociale del comparto R5 di Tor Bella Monaca, nonché la realizzazione di una rete ciclopedonale che permetta una maggiore connessione del complesso residenziale con la metropolitana e gli agglomerati confinanti, fino all’Università di Tor Vergata e al complesso delle Vele di Calatrava.
Corviale
Infine, il Piano Integrato Corviale punta al miglioramento della qualità dell’abitare favorendo la costituzione di una rete di economia sociale e solidale a supporto dell’attività del terzo settore per il suo rafforzamento, anche attraverso la definizione di luoghi fisici di incontro e confronto, in cui le reti locali e le istituzioni possano interloquire per la riqualificazione sociale e urbana del quartiere.
Le perplessità
Non resta che auspicare che tali Piani Integrati vengano considerati finanziabili e, in generale, che gli enti locali chiamati a darvi attuazione siano effettivamente pronti a realizzare gli interventi previsti secondo i cronoprogrammi imposti dalla procedura europea, anche in considerazione delle limitate strutture tecniche e delle difficoltà operative della Città Metropolitana nell’interloquire con i Comuni interessati.
Permangono, altresì, perplessità dovute alla mancata disciplina di alcuni aspetti attuativi dei Piani Integrati, da dettagliare nei futuri decreti, quale ad esempio l’aspetto della rendicontazione e ripartizione delle spese. La richiesta di redigere una specifica contabilità separata ai fini della tracciabilità delle spese necessiterà inevitabilmente di puntuali indicazioni da parte dello Stato, soprattutto nei casi di gestione comune dei finanziamenti.
L’augurio è che, nonostante queste criticità, si arrivi a un risultato che rispecchi gli obiettivi prefissati e soprattutto le esigenze del territorio, anche alla luce della mancanza (inevitabile, vista la ristrettezza dei termini) di un approfondito processo partecipativo dei progetti selezionati, che potranno eventualmente essere condivisi nelle successive fasi di progettazione.
Immagine di copertina: proposta progettuale per piazza delle Arti, Corviale (dalla Relazione del Piano Corviale)
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Last modified: 31 Marzo 2022