Dal 12 ottobre sarà possibile compilare la domanda di partecipazione. Previsti 12 milioni di contributi in conto capitale, pari all’80% delle spese ammissibili
ROMA. Disegni+, dopo diverse gloriose edizioni, perde il numero progressivo. Non sarà quindi Disegni+5 l’erede della doppia storica edizione dell’anno pandemico 2020, ma Disegni+2021, una nuova denominazione che lascia presagire la concreta volontà di rendere questo strumento un’opportunità con cadenza annuale (almeno per il triennio 2021-23) per tutte le PMI interessate a valorizzare i propri disegni e modelli.
Il bando è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.175 del 23 luglio 2021 e mira a sostenere, con modalità leggermente diverse rispetto alle precedenti edizioni, la capacità innovativa e competitiva delle PMI attraverso lo sfruttamento economico dei disegni/modelli sui mercati nazionale e internazionale. Il progetto deve riguardare la valorizzazione di un disegno/modello registrato presso UIBM, EUIPO e WIPO (con l’Italia tra i Paesi designati) a decorrere dal 1° gennaio 2019. Anche in questo caso si tratta di uno spostamento in avanti dell’asticella, insistendo sulla valorizzazione di titoli recenti e non di titoli ancora in corso di validità ma registrati, ad esempio, da fine 2016 in poi.
Le novità dell’edizione 2021
Alcune sostanziali, altre trascurabili, nel senso che non ribaltano l’impianto complessivo dello strumento di agevolazione. La novità sostanziale riguarda l’eliminazione dell’articolazione del progetto in fasi. Le fasi 1 (Produzione) e 2 (Commercializzazione) si fondono in un progetto unico d’investimento, penalizzando fortemente la seconda (sia nel numero di servizi finanziabili che negli importi).
Nei servizi di certificazione si specifica chiaramente, rispetto al passato, la possibilità di contemplare servizi di certificazione per la sostenibilità ambientale. Altra novità rilevante riguarda l’accesso tramite SPID, attività propedeutica (delegabile) alla compilazione della domanda attraverso piattaforma informatica. Scompare la posta elettronica ordinaria come strumento di comunicazione con Unioncamere. Indolore la riduzione dell’importo massimo concedibile a 60.000 euro (nelle precedenti edizioni il tetto era di 75.000, ma con più servizi attivabili).
Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 12 milioni. Le agevolazioni, concesse nella forma di contributo in conto capitale fino all’80% delle spese ammissibili, sono finalizzate all’acquisto di servizi specialistici esterni, con un focus sulle imprese manifatturiere interessate a favorire la messa in produzione di nuovi prodotti attraverso consulenze su materiali, prototipi, stampi, consulenza tecnica per la catena produttiva, certificazioni di prodotto e di sostenibilità ambientale e consulenza specializzata nell’approccio al mercato. Della “vecchia” fase 2 resta solo un servizio di consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione. Si segnala, infine, la modifica dei massimali di agevolazione di alcuni servizi specialistici agevolabili. Nell’articolo 6 del bando, infatti, si riporta la ridistribuzione dei massimali, con discutibili piccole penalizzazioni per servizi strategici come la consulenza tecnica relativa alla catena produttiva o la consulenza specializzata nell’approccio al mercato.
Le imprese in possesso di un disegno registrato possono attivare i propri servizi prima del “click day” del 12 ottobre, ma non prima della data di pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale. Ogni disegno/modello deve essere oggetto di una sola domanda di partecipazione e non deve essere stato agevolato dai bandi Disegni+2, +3 e +4. Può essere agevolata, infine, una sola domanda per impresa.
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Last modified: 6 Ottobre 2021