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Pietro MezziWritten by: Professione e Formazione

Triennale e Maxxi premiano l’architettura italiana

Triennale e Maxxi premiano l’architettura italiana

Alla seconda edizione, il Premio italiano di Architettura è andato a Maria Giuseppina Grasso Cannizzo. A Simona Della Rocca il riconoscimento T Young, mentre a Paolo Portoghesi quello alla carriera

 

MILANO. Attribuito a Maria Giuseppina Grasso Cannizzo il Premio italiano di Architettura. L’architetta siciliana (nata a Vittoria nel 1948), professionista rigorosa e lontana dai riflettori, si è imposta nella competizione per il miglior edificio realizzato in Italia negli ultimi tre anni con il progetto LCM 2018 della Casa-Asilo di Mazzarone, piccolo centro in provincia di Catania.

Il premio, riservato agli architetti italiani con sede nel nostro Paese e giunto alla sua seconda edizione, è promosso da Triennale Milano e Maxxi Roma. Assegnato, nell’occasione, anche il premio T Young Claudio De Albertis, attribuito a Simona Della Rocca, cofondatrice con Alberto Bottero di BDR bureau, per il progetto della scuola Enrico Fermi a Torino, una realizzazione del 2019.

Il premio alla carriera 2021, conferito lo scorso anno a Renzo Piano, è andato a Paolo Portoghesiper il suo ruolo centrale nella valorizzazione della cultura architettonica italiana”.

Il lavoro di Grasso Canizzo, medaglia d’oro per l’Architettura italiana del 2003, è consistito nel trasformare un asilo in abitazione, con una capacità, ha riconosciuto la giuria, “di intuire le qualità di un edificio anonimo simile alle tante porzioni di edilizia diffusa nel territorio italiano, reinterpretandole in una sapiente orchestrazione di interventi, puntuali, discreti, non appariscenti. Un lavoro che invita a riflettere sulla responsabilità dell’atto del costruire nella realtà di ogni giorno”.

La giuria ha infine assegnato a Onsitestudio una menzione d’onore per la realizzazione del centro sportivo Mapei Football Center di Sassuolo, un edificio “agrimensore, snello e preciso, a bordo dei campi da gioco”.

Per la categoria under 35 – il premio T Young – la giuria ha selezionato il progetto di Della Rocca “per la capacità di integrare positivamente le nuove istanze didattiche all’interno della ricerca architettonica. L’architettura, attraverso il suo esito compositivo, suggerisce l’importanza dello spazio scolastico nelle dinamiche attuali e offre un’interpretazione utile a costruire nuovi riferimenti sullo spazio di formazione”.

Sempre per questa categoria, la menzione d’onore è stata attribuita a Margherita Manfra, dello studio romano Orizzontale, per il progetto Civico Civico, realizzato nel 2020 a Riesi in provincia di Caltanissetta. Si tratta di un esempio di riqualificazione di un immobile, confiscato a Cosa nostra, attraverso le attività di workshop del Laboratorio umano di rigenerazione territoriale.

La giuria internazionale, composta da Stefano Boeri, Lorenza Baroncelli, Giovanna Melandri, Giuseppe Ciorra, Onofrio Cutaia, Fulvio Irace, Francesca Torzo, Cino Zucchi, Anna Ramos, Francis Kéré e Lucy Styles, ha attribuito i premi sulla base di una shortlist di 6 finalisti, individuati su 30 candidature proposte dal gruppo di esperti selezionati dalle due istituzioni promotrici.

Per il Premio alla carriera, la stessa giuria, con voto unanime, ha riconosciuto a Portoghesi di aver “contribuito all’affermazione in Italia del pensiero postmoderno applicato al progetto con grande acume critico: memorabile la sua curatela della mostra internazionale di Architettura del 1980 della Biennale di Venezia, per poi arrivare a concentrarsi, in anni più recenti, sulla geoarchitettura, un concetto di architettura rispettoso dell’uomo, della natura, della sostenibilità e in grado di confrontarsi con la cultura, la storia e il territorio”.

Nei loro interventi, Boeri e Melandri hanno rimarcato “l’importanza del premio italiano di Architettura per il ruolo di promozione e valorizzazione della architettura italiana contemporanea e per l’esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni”.

I progetti dei vincitori e dei finalisti sono esposti nella mostra organizzata in Triennale, che resterà aperta dal 25 giugno al 22 agosto. La prossima edizione del Premio si svolgerà nel 2022 al Maxxi.

 

Autore

  • Pietro Mezzi

    Architetto e giornalista professionista. Per anni ha lavorato all’interno di redazioni di testate specializzate nel settore delle costruzioni. Attualmente come freelance scrive per riviste di architettura, design, edilizia e ambiente. È co-autore del libro “La città resiliente” (Altreconomia; 2016) e autore del libro "Fare Resilienza (Altreconomia, 2020)

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Last modified: 28 Giugno 2021