A 10 anni dal primo premio lanciato da New Italian Blood, una mostra celebra gli studi italiani under 35. Da Roma in grand tour per l’Italia
ROMA. Visioni, idee, spunti. Ma anche messaggi, mantra e ispirazioni. Sono oltre 150 le opere messe in forma di schizzi, parole e pensieri, realizzate sulla preziosa carta di Amalfi, allestiti nella mostra “Progettare l’Italia” ideata da Nib – New Italian Blood, in anteprima al Museo Macro. Ogni foglio racconta un mondo. Il mondo di una generazione di architetti che, con il loro sguardo sull’architettura, ci dicono come sia necessario continuare a credere nel progetto. Anche in un Paese come il nostro.
C’è chi punta sul metodo espressivo tipico dell’architetto, il disegno e la rappresentazione, per mostrare il proprio progetto come sintesi delle proprie visioni; o chi punta a un approccio più essenziale, quasi schematico, per sintetizzare con pochi gesti su carta un condensato di concetti. E c’è chi invece preferisce lanciare un messaggio fatto di sole parole, teorizzando filosofie che non riguardano solo l’architettura, ma la società e i processi evolutivi della città stessa.
Passandoli in rassegna, sulla grande parete bianca del Macro, ne esce una moltitudine variegata di energia vitale, riflessiva e incalzante sui temi attuali dell’architettura. Tutti sono accomunati infatti da un’incredibile creatività e positività, dove non manca la voglia di fare, anche se con una certa disillusione verso il sistema Paese.
Dopo 10 anni dalla prima edizione del Premio Architettura e Paesaggio under35, era arrivato il momento di fare un punto. Promosso da Luigi Centola, presidente di NewItalianBlood, e realizzato in collaborazione con Macro Asilo, Ordine Architetti PPC di Roma e da “Professione Architetto“, l’evento del decennale NIB è stata l’occasione per rimettere insieme le voci e i progetti che in 10 anni hanno visto 200 studi vincitori del Premio under 35 e 7 vincitori del Premio per tesi di laurea under 30, mentre sono stati circa 120 partecipanti ai Master NIB.
E ora, dopo la tappa di Roma, che ha visto la presenza di molti premiati impegnati in una maratona di interventi nell’Auditorium del Macro, la mostra sarà itinerante e viaggerà per un grand tour che partirà da Salerno nei prossimi mesi.
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Last modified: 1 Aprile 2019