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Elena FrancoWritten by: Professione e Formazione

Architettura nell’obiettivo del MAXXI

Architettura nell’obiettivo del MAXXI

“Obiettivo Architettura” al MAXXI: 5 conversazioni tra fotografi e progettisti per indagare i legami che li uniscono e i mutamenti nel tempo del ruolo della fotografia di architettura

 

ROMA. «”Obiettivo Architettura” nasce – ci spiega Lucia Bosso di BasedArchitecture, ideatrice degli appuntamenti – grazie all’esperienza professionale che ho maturato negli ultimi 15 anni nell’ambito della comunicazione del progetto: cosa significa ritrarre un’architettura e cosa significa guardare l’architettura, o meglio conoscere l’architettura, attraverso uno scatto fotografico? Da migliore rappresentazione di se stessa, come è stata intesa in architettura la fotografia durante gli anni 2000, ora si avverte il desiderio di rendere la fotografia linguaggio narrativo autonomo, che non semplicemente riporti il progetto in foto ma che ne espliciti sensi sottesi. Quanto e come incida la cultura fotografica su quella architettonica è l’intenzione del programma».

È partendo da tali quesiti che dal 6 ottobre al 12 dicembre il MAXXI propone una rassegna che indaga il rapporto simbiotico tra un’architettura, il suo progettista e il fotografo che l’ha ritratta, mettendo in conversazione da un lato alcuni tra i più interessanti architetti italiani contemporanei capaci di realizzare edifici significativi, e dall’altro fotografi altrettanto noti, capaci d’interpretazioni mirate ad amplificarne i significati intrinseci. Se, a seguito della tendenza attuale al consumo compulsivo d’immagini, anche l’interpretazione dello spazio progettato passa dalla sua visione, magari attraverso lo schermo dello smartphone, piuttosto che dal farne esperienza, allora anche la conoscenza e la comprensione dell’architettura sono condizionate dal proprio ritratto fotografico, che diviene esso stesso essenza dell’oggetto che descrive e strumento sostanziale per accedervi.

Moderate da un esponente della produzione editoriale, le conversazioni programmate al MAXXI sono pensate sia per delineare, nel nostro contesto costruito, percorsi interpretativi inaspettati, sia per far nascere una nuova consapevolezza della cultura dell’immagine di cui ci nutriamo. La rassegna si è aperta il 6 ottobre con la conversazione tra Sandy Attia e Matteo Scagnol dello studio MoDusArchitects di Bressanone e il fotografo Marco Pietracupa, moderati da Anna Iuzzolini, photoeditor di Pagina99. All’incontro, introdotto da Margherita Guccione, direttrice MAXXI Architettura, è intervenuta anche Alessandra Ferrari, coordinatrice del Dipartimento Cultura del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Il forte approccio estetizzante di Pietracupa alla costruzione dell’immagine contribuisce alla definizione dell’iconografia delle opere dello studio di Bressanone e ne rafforza la percezione, offrendoci dei primi elementi di riflessione sul ruolo progettuale della fotografia.

Il secondo appuntamento del 18 ottobre è stato invece dedicato a un dialogo tra Park Associati e Andrea Martiradonna, che ha saputo documentarne la continua ricerca di nuove modalità di coniugare i materiali e le loro forme, con diverse tecnologie e funzionalità. È questa, infatti, una delle caratteristiche che rende riconoscibile il lavoro di Park Associati, in grado di dialogare con i contesti più diversi, su un ampio spettro d’intervento che va dal design all’urbanistica.

Il lavoro di due studi di architettura, fondati entrambi nel 2000 e documentati da due fotografi del 1967, introduce così ad un percorso di riflessione su quanto il legame fra architettura e fotografia sia profondamente mutato nell’ultimo ventennio, andando di pari passo con la tendenza generale della fotografia a diventare sempre più uno strumento di condivisione sociale piuttosto che una necessità semplicemente documentaria, mutando i propri codici di rappresentazione e interpretazione e assumendo sempre più un ruolo pervasivo nel processo progettuale.

I prossimi appuntamenti

venerdì 10 novembre ore 18: Gianluca Peluffo in conversazione con Ernesta Caviola

venerdì 17 novembre ore 18: Werner Tschool in conversazione con Piermario Ruggeri

martedì 12 dicembre ore 18: Labics in conversazione con Marco Cappelletti

 

 

Autore

  • Elena Franco

    Nata a Torino (1973), è architetta e si occupa di valorizzazione urbana e del territorio. Della sua formazione in restauro al Politecnico di Torino conserva la capacità di leggere gli edifici e comprenderne le trasformazioni, anche grazie alla ricerca storica. E’ autrice di articoli e saggi sul tema della rivitalizzazione urbana e partecipa a convegni e workshop in Italia e all’estero, in particolare in materia di town centre management e place management. La fotografia – di documentazione e ricerca – occupa gran parte della sua attività e viene spesso utilizzata nei suoi progetti, anche a supporto del lavoro di costruzione dell’identità locale e di percorsi di messa in rete di potenzialità territoriali. Da gennaio 2016 è direttrice della Fondazione Arte Nova, per la valorizzazione della cultura Liberty e Art Nouveau. Fra le sue pubblicazioni: "La rinascita dell'ex ospedale di Sant'Andrea a Vercelli" (2016), "Hospitalia. O sul significato della cura" (2017)

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Last modified: 24 Ottobre 2017