Un ciclo di conferenze e una mostra fotografica per interpretare il cambiamento dei quartieri di edilizia sociale e scoprire che cosa producono
BOLOGNA. In programma dal 6 all’8 aprile un ciclo di conferenze e la mostra «Abitare sociale, un indagine fotografica per Bologna» (presso l’Urban Center fino al 30 aprile), con l’obiettivo d’indagare i processi di trasformazione dell’abitare sociale e il nuovo paesaggio urbano che si sta costruendo nella città periferica. Il Comune e Urban Center Bologna promuovono una tre giorni dedicata ai quartieri di edilizia sociale e alle potenzialità che essi offrono in termini di cambiamenti – per la concentrazione di comunità differenti obbligate al confronto – sviluppo ed energie che, anche grazie all’opportunità del progetto europeo HERB (Holistic Energy Retrofit of Buildings), sono state governate e investite in un disegno urbano che ha saputo organizzare servizi e attrezzature, reti e spazi pubblici contro ogni logica periferica.
Francesco Evangelisti e Marco Guerzoni nell’introduzione del catalogo della mostra raccontano che “la storia di Bologna è intimamente legata a quella dei suoi quartieri sociali: per lavoratori, per immigrati, per impiegati, per giovani coppie e per anziani. Abitare sociale è perciò il luogo in cui la città concretizza i suoi valori di apertura e solidarietà, coltivando il futuro della sua comunità: spazio fisico e insieme morale dedicato ai suoi cittadini”. L’obiettivo delle conferenze sarà quindi quello di esplorare e verificare risultati e nuove potenzialità delle politiche orientate a conseguire miglioramenti nella qualità dello spazio fisico e contestualmente in grado di attivare l’inclusione sociale e interculturale, favorendo lo sviluppo di un clima – anche economico – positivo, capace di migliorare il benessere della comunità.
La rassegna segue tre porzioni di città paradigmatiche: la Bolognina, una parte del quartiere di San Donato e una di Savena. Questi tre percorsi sono documentati da alcuni protagonisti della fotografia contemporanea italiana con l’obiettivo di restituire la ricchezza della vita quotidiana di “ordinari” quartieri di edilizia sociale, possibili incubatori di cittadinanza.
Guido Guidi, William Guerrieri, Francesco Neri e Marco Zanta immortalano nei loro scatti fenomeni complessi; grazie a descrizioni frammentarie, sequenze o associazioni d’immagini rendono vive le trasformazioni dell’abitare sociale, la qualità abitativa, l’utilizzo di aree e strutture pubbliche a cui gli abitanti dei quartieri hanno spesso preso parte in forma attiva con proposte, progetti o partecipando alle azioni promosse dalla pubblica amministrazione. Il percorso di lettura dei tre quartieri mette in evidenza massicce operazioni di riqualificazione urbana (come nel caso della Bolognina), interventi sperimentali di riqualificazione energetica e recupero di edifici e spazi aperti nei quartieri di San Donato e Savena.
Lo sguardo travalicherà i confini di Bologna, aprendosi al confronto con realtà ed esperienze europee: previsto un focus sulle periferie francesi e sul collaborative housing, esperienze che concorreranno a reinterpretare Bologna fuori dal centro.
(L’immagine di copertina è di Francesco Neri, mentre la gallery seguente è di Guido Guidi)
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Rassegna promossa da: Comune di Bologna e Urban Center Bologna
In collaborazione con: Regione Emilia-Romagna, Asp Città di Bologna, Acer, Ordine degli Ingegneri di Bologna, Università di Bologna Dipartimento di Architettura
Con il sostegno di: Galletti spa
Media partner: Il Giornale dell’Architettura
La partecipazione alle iniziative dà diritto a crediti formativi dell’Ordine degli Architetti di Bologna
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bologna , mostre , rigenerazione urbana
Last modified: 22 Marzo 2016