FIRENZE. Il complesso dell’ex carcere delle Murate, trasformato in centro culturale, è uno dei pochi luoghi fiorentini dove la cultura trova accoglienza ecumenica; un luogo di scambio e socializzazione senza filtri ideologici. Non ultimo, è uno dei pochi interventi di recupero che la città è riuscita a concludere con successo di tempi, di budget e di qualità architettonica. Tutto firmato con massimo understatement dall’architetto Mario Pittalis, dellUfficio tecnico del Comune.
Questa enclave cittadina, adiacente alla Facoltà di Architettura, ospita la mostra «Case – Studio per Artigiani» che espone i plastici che gli studenti di Labaula4, Laboratorio di Progettazione Architettonica del primo anno di Università, hanno realizzato insieme agli artigiani locali, coinvolti in qualità di ideali committenti di una lussuosa residenza-atelier nel Lungarno Cellini. «Liniziativa ha permesso agli studenti del primo anno di architettura di calarsi a pieno nelle botteghe artigiane fiorentine, una tipica realtà che ha caratterizzato per secoli la struttura urbana della città, mettendo in pratica le conoscenze teoriche apprese durante i vari incontri con gli artigiani», commenta Giovanni Bartolozzi, curatore dell’iniziativa e docente del corso di Progettazione Architettonica I che ha guidato Labaula4 durante il percorso formativo.
Nel loro complesso, i prototipi esprimono un percorso creativo ricco ed entusiasmante che ha visto gli studenti misurarsi con una libera manipolazione volumetrica, fatta di tagli, cesure, rialzamenti, aggetti parabolici, rotazioni fantastiche. Non vi sono quindi intenti di misurarsi con la realtà della progettazione nei suoi contenuti normativi, strutturali, tecnologici né funzionali ma limpegno a simulare lindagine spaziale propedeutica al progetto.
Lallestimento è curato con competente professionalità e valorizza i plastici bianchi che come eleganti oggetti di design poggiano su snelli piedistalli neri. È un peccato che i plastici non siano accompagnati dagli schizzi e da quanto è servito a raggiungere il risultato finale, perché è proprio il percorso, forse più dellesito, ad assumere valore didattico e formativo.
In questo senso, il Corso ha una tradizione lontana nella storia della Facoltà fiorentina che fonda le sue radici nei laboratori di «Arredamento» che Remo Buti e i suoi devoti assistenti volontari mettevano in scena nelle affollate aule della sede di Ricasoli. Siamo negli anni 80 e ancora echeggiavano le promesse e le finte utopie dei Radical Fiorentini, espressione che oggi suona quasi come un ossimoro. Sembra che nulla sia cambiato. Invece molto è cambiato ma la Facoltà, chiusa tra la sue mura, forse non ne è ancora pienamente consapevole.
«Case – Studio per Artigiani»
a cura di Labaula4
dal 5 al 20 marzo (martedì – sabato, ore 14 – 20)
Le Murate. Progetti Arte Contemporanea
Piazza delle Murate, Firenze
www.lemuratepac.it