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Written by: Forum

La partita fuori stadio

Di calcio non me ne intendo, solo una volta mi è capitata l’occasione di andare allo stadio, la partita era tra Inter e Juve a San Siro e devo dire che lo spettacolo si è rivelato molto più coinvolgente di quanto mi aspettassi. Le scalinate gremite, un anello di singoli tramutati in massa, emanavano un unico roboante suono simile all’eco di una valanga. Nessuna tensione, l’atmosfera era carica solo di grande entusiasmo.
Ho costatato che il calcio può essere divertente.
Invece, ecco che, l’altra sera, la partita Napoli Fiorentina ha mostrato il peggio del calcio. La metafora calcistica è talmente abusata da risultare fastidiosa ma i fatti, vergognosi, accaduti allo stadio, grazie alla mia incompetenza in tema calcistico, mi hanno suggerito una lettura ampia, alternativa rispetto all’analisi dei vari commentatori.
Il tifoso che ha tenuto in scacco gli inermi rappresentanti delle istituzioni, ai miei occhi, rappresenta perfettamente tutto il degrado che questo Stato supinamente accetta. In quelle scene ho rivisto i figuranti gladiatori e le bancarelle di cianfrusaglie che appestano gli spazi prospicenti il Colosseo, gli abusivi che speculano su Pompei, le grandi navi che violentano Venezia, tutti vincitori rispetto a uno Stato impotente, che guarda dagli spalti trattative gestite da altri, improvvisate e senza regole.
Insomma, abusata, fastidiosa o no, mi avvalgo anch’io della metafora calcistica per denunciare la pessima gestione dei nostri Beni Culturali, che meriterebbero una gestione attenta e intelligente per giocare una partita di rilancio, carica di entusiasmo.

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Last modified: 3 Luglio 2015