Addio alla carta
In tanti decenni di pratica professionale abbiamo imparato quanto sia doro la regoletta del «mai dire mai». Perciò mitighiamo lemozione che proviamo nellinformare i nostri lettori che, dopo 12 anni e 117 numeri pubblicati, questa che avete nelle mani «probabilmente» sarà lultima copia stampata su carta di «Il Giornale dellArchitettura».
Il perdurare della gravissima crisi che affligge in Italia i settori delledilizia e della progettazione e il rapido, entusiasmante, progredire del modo di informarci e documentarci, hanno avuto ragione del nostro desiderio, forse eccessivamente ostinato, di salvaguardare non solo i criteri e le linee guida che dallinizio hanno caratterizzato il progetto editoriale di questo giornale, ma anche il piacere tattile e visivo di maneggiarlo nella sua tradizionale forma cartacea che forse procurava a molti di noi.
Una dose adeguata di sano realismo ci ha indotto a compiere un ulteriore passo di adeguamento alle condizioni evidentemente mutate del giornalismo sia generalista che specializzato. È davvero difficile immaginare che oggi un architetto operativo non utilizzi le duttilità offerte dal digitale. E non è un caso che sia una testata destinata agli architetti, cioè alla categoria forse più educata a dimostrarsi immediatamente sensibile a innovative condizioni operative oltreche di mercato, a compiere una trasformazione alla quale ci stavamo tutti apprestando, pur non sapendo ancora quando lora x sarebbe scoccata.
«Il Giornale dellArchitettura» sarà dunque disponibile solo on line, ed entro breve tempo perfezionerà le modalità tecniche e formali per utilizzare al meglio le opportunità offerte dalla piattaforma web.
La seconda vita del Giornale inizia dunque oggi. Non a caso sarà realizzato e firmato dalla stessa squadra redazionale che dallinizio conduce questa testata. La casa editrice e il corpo redazionale hanno raggiunto unintesa in perfetta sintonia, in virtù della quale questa evoluzione costituirà anche il modello e la sperimentazione che dovrà aprire la strada ad altre analoghe quanto inevitabili trasformazioni.
Perciò, il cambio avviene senza eccessive malinconie: è mitigato dalla seduzione delle prospettive offerte, che appaiono avvincenti. Léquipe redazionale de «Il Giornale dellArchitettura» si è offerta ed è stata scelta per questa promettente esplorazione che compirà autonomamente, comè opportuno per le sperimentazioni, ma con il pieno appoggio della casa editrice che Le ha conferito questo compito di apripista. Siamo sicuri che la stragande maggioranza dei lettori sarà contenta di accompagnarli in questa spedizione, e che altri si uniranno per usufruire dei progressivi vantaggi che verranno offerti.
N.B.: Gli abbonati dovranno decidere in merito alla fruizione del loro credito e riceveranno comunicazioni dirette dallamministrazione della casa editrice