TRENTO. Per i principi di «revisione della spesa pubblica» la Provincia Autonoma di Trento ha recentemente deciso di realizzare il nuovo Polo giudiziario attraverso la ristrutturazione e non più con la demolizione del vecchio carcere come aveva programmato e stabilito tramite un concorso internazionale bandito nel 2005. Sembra quindi arrivata al capolinea la lunga battaglia per la conservazione dellintero complesso giudiziario, costituito dal Palazzo di Giustizia con lannesso complesso carcerario progettato nel 1876 e costruito nel 1881 dal Ministero degli Interni di Vienna. Battaglia condotta da Italia Nostra, dal FAI e da tutti coloro che da circa dieci anni avevano contestato con fermezza la valutazione delle Soprintendenza dei Beni culturali e architettonici di «non interesse storico» del complesso carcerario. Motivazione non suffragata da sostegni documentari e scaturita da unosservazione superficiale della struttura. Ora, mantenendo lintegrità fisica di tutto il manufatto, il nuovo Polo giudiziario, pur non rinunciando ad adottare un linguaggio contemporaneo necessario alla sostituzione delle parti edilizie compromesse con gli interventi funzionali degli anni 60, può dialogare efficacemente con una pregevolissima testimonianza architettonica del periodo austroungarico in Italia.
La «spending review» salva le ex carceri di Trento
