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Written by: Professione e Formazione

Calatrava, guai giudiziari senza fine

Calatrava, guai giudiziari senza fine

L’ennesimo guaio giudiziario per Santiago Calatrava si resolve con una condanna. Il tribunale di Oviedo ha infatti condannato l’architetto valenciano a pagare 2,96 milioni all’impresa che realizzò i lavori del Palazzo dei Congressi della cittadina asturiana, per i difetti riscontrati nell’esecuzione e il sovraccosto dell’opera: un grave crollo (500 mq di solaio in cemento armato della sala principale) e l’impossibilità di realizzare la parte della copertura mobile per problemi tecnici (dopo averci investito quasi 7 milioni).
Calatrava ha in Spagna altri fronti aperti con la giustizia: anche a Valencia la polemica che riguarda la costruzione del Palau de les Arts va avanti da anni. Per il budget triplicato a 478 milioni totali), per gli errori di progettazione, per il crollo del rivestimento ceramico che negli ultimi mesi ha provocato la chiusura della stagione concertistica. Secondo le ultime notizie, Calatrava sarebbe disposto ad assumersi il costo del rifacimento del rivestimento insieme alle imprese costruttrici (3 milioni), evitando in questo modo di essere portato in tribunale dalla pubblica amministrazione.
Ad Álava, nell’alta Rioja, la proprietà della cantina Ysios ha chiesto un risarcimento di 2 milioni per la riparazione della copertura da cui filtra acqua fin dalla sua inaugurazione. Dopo svariati tentativi di porvi rimedio da parte del progettista (che secondo le perizie hanno aggravato invece che migliorare la situazione), Bodegas Domecq ha deciso di ricorrere al tribunale per ottenere da Calatrava i fondi necessari alla sistemazione, ma non i suoi servigi.
Al di fuori della penisola iberica, oltre al caso di Venezia, anche nella cittadina olandese di Haarlemmermeer il Comune starebbe valutando se chiamare in causa il progettista spagnolo dopo che, a un anno dall’inaugurazione dei tre ponti sul canale Hoofdvaar avvenuta nel 2004 (il cui costo fu di 30 milioni rispetto ai 16 preventivati), furono necessarie opere di manutenzione per 50 milioni.

Autore

  • Francesca Comotti

    Laureata in architettura al Politecnico di Milano nel 1998, dopo alcuni anni come libero professionista rivolge la sua attenzione al mondo editoriale, formandosi presso la redazione della rivista «Area» e il settore libri di Federico Motta Editore. La tesi in urbanistica, con i professori Giancarlo Consonni e Giuseppe Turchini le apre (inconsapevolmente) la strada verso quella che è diventata la sua città di adozione, Barcellona, dove risiede dal 2004. Da qui consolida il suo percorso professionale come giornalista freelance specializzata in architettura contemporanea, collaborando stabilmente con alcune testate di settore italiane e come corrispondente per «Il Giornale dell’Architettura». Per la casa editrice spagnola Loft Ediciones ha pubblicato come co-autrice «Atlas for living», «Atlas de arquitectura del paisaje» e «Sketch landscape»

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Last modified: 18 Luglio 2015