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Written by: Professione e Formazione

Abilitazione scientifica nazionale: noi non ci stiamo!

Onorevole Ministro,
a nome dell’Associazione Scientifica Nazionale RETEVITRUVIO, Rete interuniversitaria italiana di architettura per i SSD ICAR 14-15-16, Le chiediamo di rivedere integralmente la procedura relativa all’ASN 2012 per il settore concorsuale 08/D1, Progettazione architettonica. Si tratta di un settore complesso da giudicare per la sua natura doppia: scientifica e artistica, che avrebbe meritato il massimo della responsabilità istituzionale da parte della Commissione giudicatrice, che qui invece ha mostrato di muoversi senza i necessari fondamenti della disciplina.
La richiesta di invalidazione si basa sui seguenti motivi:
· Per la prima volta, a nostra memoria, nella storia del reclutamento italiano universitario nel settore della progettazione architettonica, i risultati lasciano intendere che i criteri di selezione siano stati applicati in maniera deliberata non ai singoli candidati, ma a “insiemi” di individui appartenenti a “scuole” o più semplicemente a “schieramenti” culturali. Per la prima volta non ci sono Commissari “sconfitti”, complice la richiesta maggioranza di 4 commissari su cinque su un numero di candidati “privo di limite”.
· Gli “insiemi” di individui che non hanno ottenuto l’abilitazione sembrano identificabili con aree scientifico–culturali e/o professionali considerate come “nemico culturale” da rimuovere sulla base di un sistema competitivo fondato sul “business” dell’industria culturale e del professionismo.
· La relazione intercorrente fra i “criteri dichiarati” nella prima seduta, e i “criteri applicati” nella valutazione dei titoli è stata nel corso dei lavori una variante opzionale.
· Una parte consistente dei giudizi espressi è di natura offensiva e lesiva dell’immagine disciplinare e professionale del settore: essi sono motivati in modo generico, molto lontano dalla loro necessaria qualità scientifica.

Stiamo così assistendo al tentativo di distorcere il fine istituzionale dell’ASN, teso a una verifica dei titoli per accedere all’abilitazione, e quindi alle possibili tornate di chiamate o di upgrading delle strutture. Un cambiamento di rotta che entra nel merito non solo dei titoli ma della natura stessa delle ricerche con pesanti valutazioni e giudizi, spesso emessi in base a pregiudiziali ideologiche.
In questo modo l’ASN finirebbe per ridurre al minimo le prerogative degli atenei per costruire la loro docenza: alcuni di essi, non avendo abilitati o avendone in numero estremamente esiguo, non avranno possibilità di scelta, e i loro docenti saranno tagliati fuori da qualunque possibile rientro nel gioco.
Il disegno generale sotteso a questi risultati può dunque sommariamente descriversi come un tentativo di ridisegnare la mappa culturale dell’architettura in Italia basandola su una visione di parte:
· il maggior numero degli abilitati appartiene alle sedi del nord, con la parte del leone fatta dalle sedi dove è molto attiva la lobby milanese-veneziana che fa capo all’industria editoriale di ELECTA e CASABELLA, SKIRA, DOMUS.
· Chirurgicamente è stata decapitata la redazione dell’unica rivista “indipendente” di classe A, AIÒN, che sfugge al circuito mediatico delle Archistar.
· Alcune abilitazioni nell’Italia centrale si devono all’appartenenza geografica di alcuni commissari (Firenze, Ascoli, Ancona), e sono sproporzionate in numero rispetto al panorama nazionale.
· Residue le concessioni a Roma e Napoli, con alcuni abilitati “impossibili” quale premio ad personam per qualcuno dei Commissari;
· Pochissime le abilitazioni nei politecnici di Torino e di Bari (qui nessuna in prima fascia) e negli atenei di Cesena, Reggio Calabria, Palermo.
· A più dei due terzi degli aderenti a RETEVITRUVIO che hanno partecipato all’ASN è stata negata l’abilitazione.

Onorevole Ministro
di tutto ciò Le sarà consegnato a breve un dossier documentale che dimostrerà quanto da noi sostenuto, e Le chiediamo a nome dell’associazione scientifica che rappresentiamo, i cui membri sono stati notevolmente decimati, di salvaguardare la nostra dignità di docenti e ricercatori impegnati in prima linea in una battaglia a favore di una architettura libera dai pregiudizi ideologici e dai lacci con i comitati d’affari della professione e dell’industria culturale.

Prof. Franco Purini, Presidente RETEVITRUVIO
Prof. Claudio D’Amato, Direttore RETEVITRUVIO

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Last modified: 7 Luglio 2015