Londra. Il 25 gennaio s’inaugura la mostra «Sensing spaces: architecture reimagined», curata da Kate Goodwin. La Royal Academy of Arts, sede delevento, lancia una sfida a sette studi di architettura provenienti da sei paesi differenti, che dovranno realizzare delle installazioni specifiche per il sito che conta unarea di circa 23.000 mq. Lobiettivo è instillare nei visitatori unesperienza multisensoriale, diversa dalla consueta strutturazione delle rassegne di architettura con planimetrie, modellini e fotografie. Per questo motivo vista, tatto, olfatto, udito e memoria giocheranno un ruolo chiave nella percezione degli spazi, delle proporzioni, dei materiali e della luce.
Gli architetti selezionati sono il cileno Pezo von Ellrichshausen che occuperà la galleria più grande; il giapponese Kengo Kuma che prenderà spunto da una cerimonia giapponese dellolfatto mettendo in evidenza limportanza dei profumi; Diébédo Francis Kerè (Germania/Burkina Faso) che con un tunnel offrirà la possibilità d’interagire fisicamente con la struttura; il cinese Li Xiaodong attraverso un labirinto stabilirà un senso di compressione e contenimento della luce (tema, quest’ultimo, comune alle irlandesi Grafton); infine i portoghesi Alvaro Siza e Eduardo Souto de Moura ci incoraggeranno a considerare la storia architettonica delledificio. La mostra è arricchita da una proiezione che permetterà di conoscere meglio i lavori degli architetti, mentre una serie d’interviste fornirà un approfondimento sulle installazioni e le ispirazioni che le sottendono.
Royal Academy of Arts, Londra, fino al 6 aprile.