Nessuna ripresa all’orizzonte. Al massimo, un calo un po’ più contenuto dei valori della produzione: -2,9%, contro un calo del 4% atteso nel 2013. Questa la prospettiva per il nuovo anno, se si guarda alle stime presentate a fine novembre nel Rapporto 2013 sul Sistema delle costruzioni in Italia di Federcostruzioni, lassociazione di scopo in cui si riconosce oltre il 90% della filiera produttiva del settore edile. Dal 2008 – anno di inizio della crisi – al 2012 il valore della produzione del settore si è ridotto di un quarto, con una perdita di 80 miliardi di euro. Secondo lanalisi, nel 2012 il valore economico generato dal sistema italiano delle costruzioni è stato pari a 440,3 miliardi di euro. Al netto dei servizi esso si riduce a 359 miliardi di euro. Sempre nel 2012, rispetto allanno precedente, quando la produzione realizzata era stata di 382 miliardi, il calo è stato del 7,3%. Il che vuol dire una perdita di quasi 23 miliardi di euro in un solo anno. E la situazione poteva essere ben peggiore se a limitare il crollo non ci fosse la domanda estera. A fronte di un livello di importazioni intorno al 4%, corrispondente a 19,6 miliardi di euro, le imprese della filiera italiana del settore edile hanno venduto oltre confine materiali, servizi tecnologie e impianti per un totale di 54,6 miliardi di euro, pari al 37% di tutta la produzione annua e il 12% del totale delle esportazioni nazionali.
Nessun conforto proviene dal mercato della progettazione, dove il numero e l’importo dei bandi per servizi è sempre decrescente. I concorsi di progettazione in Italia sono ormai introvabili; pochi quelli di idee, e tendenzialmente destinati all’elaborazione di loghi, brand, motti, oppure visioni ben poco verosimili.
Altri bandi, poi, sono sempre più anomali, e stanno istituzionalizzando la pratica della prestazione di servizio a titolo gratuito. Tra i casi più recenti, ancora una volta si segnala – non per ragioni virtuose – la Provincia di Salerno. Dopo il caso, non esattamente analogo, di San Marzano (www.ilgiornaledellarchitettura.com/articoli/2013/1/115510.html), a fine anno è stata ratificata dall’Ente riserve naturali foce Sele Tanagro monti Eremita e Marzano (Comune di Contursi Terme) una lista di 10 professionisti (3 gli architetti) al fine di fornire “supporto scientifico nell’espletamento dei compiti di istituto”. Il bando specificava che “la collaborazione è a titolo onorifico e, quindi, non saranno riconosciuti ai componenti compensi, indennità, rimborsi spese o emolumenti comunque denominati”. Per inciso, il sito NewItalianBlood, sempre attento alla realtà dei bandi di concorso, precisa che l’Ente è presieduto da Maria Gabriella Alfano, la quale “cumula pensione dalla Provincia di Salerno, rimborsi vari da presidente dell’Ordine degli architetti di Salerno e stipendio da presidente della Riserva Sele Tanagro (2.247,69 Euro/mese)”.
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