Visit Sponsor

Emanuele PiccardoWritten by: Inchieste

Liguria

La Liguria negli ultimi anni è stata una delle regioni maggiormente vessate dalle catastrofi naturali come le alluvioni, a causa di una speculazione selvaggia, durata un trentennio, e della mancanza di un’educazione ambientale diffusa. Abbiamo chiesto all’Assessorato regionale all’Ambiente, guidato da Renata Briano, di fare il punto sugli interventi strutturali. È sorprendente la quantità di fondi stanziati, che tuttavia sono ancora inadeguati. Nel periodo 2006-2011 l’investimento complessivo, sommatoria dei fondi regionali e del Ministero dell’Ambiente, ammonta a poco più di 114 milioni, contro un fabbisogno di 1,5 miliardi per la messa in sicurezza del territorio; meno di un decimo del necessario.
Tra gli interventi, i più significativi riguardano le zone della provincia di La Spezia con arginature a difesa delle piene con tempo di ritorno trentennale degli abitati di Bocca di Magra e Fiumaretta in Comune di Ameglia (costo complessivo, 6,7 milioni) e nel Comune di Follo (1,2 milioni). Per quanto riguarda Genova, l’ultimo intervento è relativo al secondo lotto della copertura del torrente Bisagno, finanziato nel 2010 con 30,73 milioni dal Ministero dell’Ambiente e con 5 milioni dai fondi regionali. Nell’ultima delibera del 21/12/12 in materia di difesa suolo sono stati stanziati 1,37 milioni suddivisi tra le frane in Val di Vara, alle Cinque Terre e all’Autorità di bacino del fiume Magra. Inoltre i comuni e le province virtuose, tra i quali Savona, La Spezia e Imperia hanno richiesto di poter riusare i fondi già stanziati negli anni dalla Regione e non spesi per realizzare studi e opere atte alla salvaguardia del territorio.
La Liguria dimostra nel governo del territorio grandi contraddizioni laddove la prima giunta Burlando promuoveva l’espansione dei porticcioli, il cui esempio negativo fu quello di Varazze (progetto di Isolarchitetti) sia per l’impatto nei confronti del paesaggio sia per il linguaggio adottato, oggi sembra impegnata a tutelare un territorio in rapida distruzione.

Autore

  • Emanuele Piccardo

    Architetto, critico di architettura, fotografo, dirige la webzine archphoto.it e la sua versione cartacea «archphoto2.0». Si è occupato di architettura radicale dal 2005 con libri e conferenze. Nel 2012 cura la mostra "Radical City" all'Archivio di Stato di Torino. Nel 2013, insieme ad Amit Wolf, vince il Grant della Graham Foundation per il progetto “Beyond Environment”. Nel 2015 vince la Autry Scholar Fellowship per la ricerca “Living the frontier” sulla frontiera storica americana. Nel 2017 è membro del comitato scientifico della mostra "Sottsass Oltre il design" allo CSAC di Parma. Nel 2019 cura la mostra "Paolo Soleri. From Torino to the desert", per celebrare il centenario dell'architetto torinese, nell'ambito di Torino Stratosferica-Utopian Hours. Dal 2015 studia l'opera di Giancarlo De Carlo, celebrata nel libro "Giancarlo De Carlo: l'architetto di Urbino"

    Visualizza tutti gli articoli

About Author

(Visited 59 times, 1 visits today)
Share

Tag



Last modified: 4 Novembre 2015