Le case dei pescatori, segno culturale e storico distintivo delle regioni costiere della Norvegia, sono oggi spesso convertite a un uso turistico estivo. Questa struttura in particolare risale alla metà del secolo XVIII, ma per il cattivo stato di conservazione il proprietario ne ha deciso la demolizione e ricostruzione. La semplicità del vecchio edificio, la sua suggestiva collocazione e luso onesto dei materiali sono diventati fonti dispirazione per la progettazione del nuovo edificio. Grande cura è stata posta al disegno della parete con frontone e alla flessibilità della facciata laterale. La posizione isolata e difficilmente raggiungibile ha reso auspicabile il riutilizzo di materiali disponibili in situ. Vecchie finestre di una casa colonica nelle vicinanze sono state recuperate: la loro dimensione ha definito la distanza tra i pilastri nella struttura. Durante il processo di demolizione della vecchia casa si è scoperto che sorgeva su un terreno instabile e argilloso; il nuovo edificio si fonda invece direttamente alla roccia. Il rivestimento è realizzato in pino norvegese, trattato con un prodotto ecologico ricavato dalla lavorazione di zucchero (Kebony). Lo strato esterno non ha bisogno di manutenzione e nel tempo darà alla rimessa delle barche una patina grigio argenteo. Le porte della facciata sud sono apribili e creano una zona riparata allaperto. Tele di cotone retroilluminate danno una luce confortevole, mentre i materiali della vecchia casa sono riusati per rivestimenti o arredi interni, tra i quali un piano di lavoro di quattro metri di lunghezza, prima utilizzato per pulire i pesci e posare arnesi.
Progetto: Tyin Tegnestue Architects (Marianne Løbersli Sørstrøm, Yashar Hanstad) Committente: Stein Erik Sørstrøm Cronologia: aprile 2010 – gennaio 2011 Costo: 36.000 euro Foto: Pasi Aalto Web: www.tyintegnestue.no