Quasi in concomitanza della bocciatura del Quinto Conto Energia da parte dellEuropa, Legambiente pubblica, in collaborazione con Fluke, «Tutti in classe A», eloquente campagna per sensibilizzare allefficienza energetica nellottica europea di ridurre limpatto delle nuove costruzioni sullambiente (dal 1° gennaio 2019 tutti i nuovi edifici pubblici costruiti in paesi dellUnione europea, e dal 1° gennaio 2021 quelli nuovi privati, dovranno essere «neutrali» da un punto di vista energetico, dovranno cioè garantire prestazioni di rendimento dellinvolucro tali da non aver bisogno di apporti per il riscaldamento e il raffrescamento oppure soddisfarli attraverso lapporto di fonti rinnovabili).
Considerando che secondo le stime del ministero dello Sviluppo economico il peso degli usi civili rappresenta circa il 50% dei consumi elettrici e il 33% di quelli energetici totali, gli edifici sono quindi messi sotto la lente: insieme a un punto sul quadro normativo nazionale, cento esempi di costruito pubblico e privato, recenti e meno recenti, sono messi a confronto utilizzando lo strumento della termografia, che permette di visualizzare attraverso i colori le dispersioni energetiche.
Tra valutazioni scontate (la «promozione» di molta delledilizia, pubblica e privata, realizzata a Bolzano come lattuale quartiere Casanova, nella pagina a destra insieme alle palazzine del quartiere Rosenbach o la «bocciatura» della sede della Regione Lazio realizzata negli anni settanta) e altre meno (le molto poco efficienti strutture residenziali costruite a Torino su Spina 1 e 3 e per le Olimpiadi invernali nel 2006, nella pagina di sinistra), le regioni hanno un ruolo molto importante in tutto il processo, a livello normativo ma anche nellintroduzione di indispensabili controlli e sanzioni, ma il panorama è ancora troppo diversificato anche se non privo di eccellenze (province di Bolzano e Trento, Puglia, Lombardia, Piemonte, Ligura, Emilia-Romagna e Valle dAosta).
Tre sono alla fine le proposte di Legambiente: stabilire per i nuovi edifici e per le ristrutturazioni edilizie oltre una certa dimensione lo standard minimo obbligatorio di Classe A su tutto il territorio nazionale, introdurre contributi obbligatori minimi e crescenti per le fonti rinnovabili negli edifici e premiare e certificare nelle ristrutturazioni edilizie il miglioramento della classe energetica di appartenenza, con incentivi in funzione del «salto» effettuato.
Legambiente: un passo per essere «tutti in classe A»
