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Architettura in città, atto secondo

Architettura in città, atto secondo

Torino. Si è chiusa il 2 giugno la seconda edizione del Festival Architettura in Città, organizzato dall’Ordine degli Architetti di Torino e dalla sua Fondazione. Ai percorsi tematici architettura, design, città, paesaggio, arte, teatro, cinema, musica, che hanno contraddistinto l’edizione dello scorso luglio, il Festival ha aggiunto tre nuove categorie all’interno delle quali hanno trovato spazio numerosi eventi del calendario: la cornice smart, frutto dell’adesione a «Le città visibili. Smart City festival»; la categoria educational, con iniziative dedicate al coinvolgimento dei più giovani; il tema radical, per l’interpretazione della città come spazio di sperimentazione, così come illustrato dalla mostra «Radical City» (fino al 30 giugno, Archivio di Stato) curata da Emanuele Piccardo (nella foto con, da sinistra, Maurizio Vogliazzo, Pietro Derossi e Carlo Giammarco).
Come ha efficacemente espresso Brunetto de Battè «la mostra Radical City non è una rilettura nostalgica filo-storiografica, ma una visione consapevole per riaprire tematiche e questioni sul progetto legato all’impegno politico, all’utopia o meglio eutopia e al futuro sociale, alla teoria e al ritrovamento dello spirito dell’avventura nel fare. C’è più che mai necessità di riscoprire i grandi sogni di libertà, di grande respiro».
Per 4 giorni l’architettura è stata protagonista in città e nell’area metropolitana con oltre 70 iniziative tra conferenze, mostre, laboratori, happening realizzati con la collaborazione di altrettante istituzioni culturali del territorio. Il festival si è aperto alla cittadinanza con eventi per tutte le fasce d’età al fine di far comprendere come ognuno di noi viva quotidianamente l’architettura. Un obiettivo che sembra riuscito vista l’affluenza di pubblico all’inaugurazione (oltre 800 persone), e visto il tutto esaurito che ha contraddistinto molti degli appuntamenti in programma. Si stima che circa 4.000 persone abbiano partecipato agli eventi in calendario e abbiano visitato le mostre, oltre a coloro che hanno preso parte ad iniziative, hanno visitato installazioni e ascoltato sonorizzazioni in piazza e in luoghi pubblici centrali (linea 1 della metropolitana, ascensore della Mole Antonelliana, Borgo Campidoglio, piazza Vittorio Veneto). www.architetturaincitta.it.

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Last modified: 18 Luglio 2015