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Fabrizio AimarWritten by: Città e Territorio

Chávez ha una «Gran Misión»: far crescere il settore edile

Chávez ha una «Gran Misión»: far crescere il settore edile

Due milioni di alloggi entro il 2017. È questo l’ambizioso obiettivo della repubblica sudamericana e del suo presidente Hugo Chàvez. Il governo «bolivariano» ha indicato come prioritario il settore dell’edilizia per la crescita socio-economica del paese, e ha lanciato nel 2011 il programma «Gran Mision Vivienda Venezuela» al fine di aumentare la disponibilità di unità abitative economiche popolari per far fronte all’attuale deficit residenziale. All’interno di un sistema-nazione che vede il 27,8% dei 29 milioni di venezuelani vivere sotto la soglia di povertà, viene applicata una politica assistenzialista dagli alti costi sociali, legata al labile doppio filo delle esportazioni del greggio nazionale.
Paese dalle forti asimmetrie abitative, nel quale il 90% della popolazione vive in aree urbane, con i suoi 4,2 milioni di abitanti è la capitale Caracas ad anticipare le tendenze in tema di politica abitativa. Lo strumento partecipato e concertato di tali indirizzi statali è il Plan Caracas socialistas, che mira alla riqualificazione dei barrios (le favelas locali) e alla densificazione sociale (in una metropoli gravata dal problema dello sprawl abitativo). Prioritarie nella politica abitativa sono le fasce sociali economicamente disagiate, quali nuclei familiari numerosi, anziani, puerpere e damnificados, ossia coloro che hanno perso l’abitazione a causa delle forti piogge di fine 2010 (8.500 famiglie nel solo Municipio di Libertador). Gli interventi più interessanti in tal senso sono i complessi di San Juan I e II (47+70 alloggi), La Vega (72 alloggi), Catia (72 alloggi), Andrés Bello (323 alloggi), 23 de Enero (48 alloggi) e Santa Rosa I e II (240+140 alloggi a firma di Fruto Vivas). Le residenze, con metratura compresa fra 73 e 90 mq, sono dotate di sala, cucina, bagno/lavanderia e di 2/3 stanze aggiuntive. Sempre nella capitale, è in fase di ultimazione il mausoleo di Simon Bolivar e la realizzazione del Parco Bolivar, con fine lavori prevista nel 2013.
Inoltre, procede la partnership per la costruzione di unità abitative con alcuni stati esteri politicamente «affini», fra i quali: Iran (10.000 unità negli stati di Guarico, Cojedes, Portuguesa e Monagas), Brasile (10.000 unità) e Uruguay (12.000 kit per abitazioni prefabbricate). Nello stato di Vargas cooperano la Turchia e anche Cuba, coinvolta nella costruzione dell’imponente complesso alberghiero Gran Caribe (800 stanze per un investimento di 100 milioni di dollari), mentre a Maracay opera la Bielorussia.
Per quanto riguarda invece il piano di ammodernamento e potenziamento della rete infrastrutturale statale, è previsto lo stanziamento di 1 miliardo di dollari entro il prossimo anno. Settore edile perciò in forte crescita (nel 2011 ha rappresentato il 7,2% del Pil), così come la produzione di cemento, pari a 7,79 milioni di tonnellate (+10% rispetto al 2010) in ascesa verso gli 11,54 milioni di tonnellate previsti per il 2013.

Autore

  • Fabrizio Aimar

    Nato ad Asti nel 1983 e laureato a pieni voti presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino nel 2008, ha collaborato per alcuni anni studi professionali (contribuendo al progetto costruttivo del grattacielo Intesa Sanpaolo di RPBW a Torino). Nel 2014 apre il proprio studio ad Asti. Dal 2009 collabora per diverse testate di settore, sia nazionali che estere, tra cui “Il Giornale dell’Architettura” (fino al 2014), architetto.info, ingegneri.info e “C3 magazine” (Corea del Sud). Dal 2010 è membro della Commissione cultura dell’Ordine degli Architetti di Asti. È stato guest lecturer presso l’Università di Auckland e relatore invitato al XXVIII Salone Internazionale del Libro di Torino.

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Last modified: 18 Luglio 2015