Area Garibaldi
In via di ultimazione e fulcro del comparto, la piazza circolare interna ha un diametro di 100 m e risulta sopraelevata rispetto alla quota della città di circa 6 m. Una sorta di «podio» che contribuisce a sviluppare un rapporto ambiguo, quasi di superiorità, rispetto alle altre presenze urbane: la stazione Garibaldi da una parte, corso Como dallaltra (a cui è collegata da una passerella pedonale che attraversa due complessi residenziali, progettati da Munoz & Albin e da Cino Zucchi). Sotto la piastra rialzata, oltre a parcheggi e spazi commerciali, anche un tratto stradale in galleria. Sulla piazza rotonda si affacciano le torri progettate da Cesar Pelli, a destinazione prevalente direzionale (Unicredit), ormai prossime allinaugurazione, con le facciate tecnologiche in ferro e vetro a racchiudere una sagoma con forme semi-circolari. Sul lato sud è ancora aperto il cantiere per ledificio progettato da Piuarch, vincitore di concorso, che lavora invece sullorizzontalità (140 m di lunghezza per 26 di altezza, la stessa quota massima del tessuto urbano circostante; nella foto). Planimetricamente è una forma unitaria, mentre in sezione lavora da un lato alla quota della città, dallaltro a quella della piazza.
Area Varesine
Ormai conclusa, la Torre Diamante rappresenta il punto terminale dellarea delle Varesine verso Repubblica. Così soprannominata per le sue affinità dimmagine, sia in termini di geometria variamente sfaccettata che per i materiali prevalenti, è realizzata con 3.300 tonnellate di acciaio per travi e colonne e 26.000 mq di lamiera grecata collaborante per i solai. Proprio nella struttura metallica, realizzata in 13 mesi di cantiere attorno a un nucleo in cemento armato, sta laspetto più innovativo per un edificio di 30 piani. Cifra caratteristica è la geometria irregolare: le colonne perimetrali sono inclinate rispetto alla verticale. Inclinazione che si modifica in due punti, dove le forze orizzontali particolarmente significative sono risolte con un sistema reticolare di controventatura che riporta i carichi al nucleo in cemento armato. Il progetto architettonico (Kohn Pedersen Fox; nella foto) prevede una facciata continua con elementi a tuttaltezza in alluminio e vetro, e quindi unimmagine uniforme e high-tech. Nello stesso comparto sono in cantiere due edifici terziari da 9 piani e tre torri residenziali, in cemento armato. Tra queste le due firmate Arquitectonica con Caputo, rispettivamente da 34 e 18 livelli, con una complessa aggregazione di volumi. Al centro della corte allungata ricoperta di verde e su cui si sviluppano altri edifici residenziali più bassi (le cosiddette «Ville urbane» dei milanesi M2P Associati), si trova uno spazio pubblico che diventerà un centro culturale ampio circa 3.000 mq.
Isola
Per certi versi intervento copertina di Porta Nuova, il «Bosco verticale» progettato da Stefano Boeri (due torri per oltre 100 appartamenti) rappresenta la parte più conosciuta, oltre che tipologicamente innovativa, del comparto Isola. Lintervento gioca soprattutto sul tema della sostenibilità ambientale (tutti gli edifici in corso di realizzazione a Porta Nuova hanno la pre-certificazione Leed) con un tentativo di sintesi tra natura e costruzione, che prova a pensare alla facciata come a una sorta di stratificata superficie alberata, giustapposta alle pareti perimetrali e alle parti vetrate. Nellestate appena trascorsa è iniziata la piantumazione nelle vasche aggettanti, realizzate in cemento con particolari sistemi di aggancio. Una volta completati, i prospetti ospiteranno 750 alberi, 5.000 arbusti, 11.000 tappezzanti, per oltre 100 diverse specie di piante, tutte studiate per la loro adattabilità a condizioni particolari e pre-coltivate in vivaio per due anni, con un sistema dirrigazione centralizzato. Lintervento dovrebbe concludersi a metà 2013 e permetterà, al di là delle prestazioni previste in termini di ottimizzazione climatica e di riduzione degli inquinanti atmosferici e dei costi energetici, di osservare uno spettacolo, certamente inusuale, con una stratificazione di alberi (anche di prima grandezza) collocati fino a 110 m, quota massima del più alto dei due edifici. A completare il comparto, anche una «piramide» terziaria progettata da McDonough e una stecca residenziale più bassa di Lucien Lagrange.